giovedì 26 dicembre 2013
La valigia sul letto...
mercoledì 25 dicembre 2013
Il Piccolo Principe
Qualche mese fa ho ricevuto una telefonata da un caro amico di papà, geografo come lui, che mi conosce personalmente perché insieme abbiamo fatto tanti viaggi organizzati dalla Società Geografica Italiana.
Mi ha chiesto se avevo piacere a partecipare ad un dibattito sul Piccolo Principe che la Società Geografica aveva in mente di organizzare a dicembre di quest'anno che è il 70' anno dalla pubblicazione.
Ho risposto di sì con il solito entusiasmo che mi caratterizza senza avere idea di nulla e soprattutto ponendomi una domanda - che spesso è riaffiorata nel tempo trascorso tra la telefonata e la data dell'incontro - Ma cosa c'entro io?
E invece c'entravo, eccome! Il prof. Salvatori si è ricordato di quando in Albania ho bloccato tutto il gruppo dicendo: non ci muoviamo da qui se non trovo il Piccolo Principe in albanese! L'ho trovato per fortuna in un chiosco di libri usati grazie all'occhio acuto di George che lo ha individuato tra tanti libri usati incomprensibili.
La ricerca del Piccolo Principe è una costante dei miei viaggi e di quelli delle persone che mi vogliono bene. La mia collezione è cominciata per caso, quando mi sono accorta di averne due copie, Italiano e Francese e andando a Londra l'ho comprato anche in Inglese.
Non è una collezione che si basa sull'accumulo e sulla quantità, è una collezione che si basa sui legami. Chi va in vacanza mi pensa e mi porta una copia del Piccolo Principe. Il primo contribuente è in assoluto mio fratello Guido che mi ha anche regalato un saggio di psicologia dal titolo Il piccolo principe che c'è in noi! Segue mio fratello Andrea, che per il compleanno di tanti anni fa mi ha regalato una collezione di edizioni in vari dialetti svedesi. Poi ovviamente papà che - noblesse oblige - mi ha regalato, tra gli altri, l'edizione in latino e tanti altri ancora che mi piace ricordare qui, scusandomi sin d'ora se ho dimenticato qualcuno!
Michele, che mi ha regalato l'edizione Ungherese.
Francesca che mi ha regalato, ca va sans dire, la versione napoletana e quella giapponese! (Fra ma dove l'hai trovata?)
Alena, che mi ha portato l'edizione Ceca.
Claudietta che ha cercato disperatamente la versione in Bolognese. E l'ha trovata!
Mariafrancesca che in un periodo difficile della mia vita, mi ha scritto da Istanbul: ce l'hai il Piccolo Principe in turco? Ed io: no. .....risposta: adesso si!
Paola che si è talmente appassionata alla mia collezione da coinvolgere anche un suo collega che ha dovuto pensare a me pur non conoscendomi.
Giovanni, anche lui li ha chiesti a vari colleghi sparsi per il mondo e credo me ne abbia regalati 3.
Fiorella, che si è ricordata di me in Argentina (Fiore me lo devi consegnare al più presto soprattutto perché sarà un'occasione per vederci).
E poi ci sono io che cerco per prima cosa il Piccolo Principe quando arrivo in un posto nuovo. Trovarlo la scorsa estate a Cuba in una piccola bottega e comprarlo insieme ad una foto del Che con John Lennon che ho regalato a George, è stato bellissimo!
Ecco questo ho raccontato al dibattito. Che il Piccolo Principe pur con tutte le banalità, le frasi usate e abusate, la semplicità, è una storia di legami.
Il Piccolo Principe ha creato un legame con la sua rosa, con la volpe, con il pilota a cui racconta la sua storia e con i personaggi che incontra sui vari pianeti, trovando un particolare in ciascuno di loro.
Per partecipare al dibattito ho dovuto rileggerlo e rileggendolo mi sono commossa tutte le volte che si parla delle stelle. Anch'io ho una mia stella preferita da quando Anto se n'è andata e la guardo tutte le sere, per me è unica e diversa dalle altre e sono certa che anche lei mi sorride. È un legame che resterà per sempre. A lei ho dedicato la mia giornata con i geografi.
C'è sempre qualcuno per cui siamo unici. Ed io lo sono per chi mi vede come la collezionista di edizioni del Piccolo Principe, per tutti coloro che mi pensano quando sono in vacanza e per gli amici della società geografica che mi hanno dato la mia mattinata di celebrità.
Ecco la locandina del dibattito e una foto della mia collezione!
Geografia fantastica - Fantastica geografia
Viaggio nel Piccolo Principe a 70 anni dalla sua pubblicazione tra fantasia, geografia, deserti, pianeti e rose
dibattito con
Cristiana Lardo, Sandra Leonardi, Fabio Pierangeli e Marcella Schmidt di Friedberg
coordinato da
Lia Campione
lettura da parte di Maurizio Marcelli di brani di Er Principetto, traduzione in romanesco
dell’opera di Antoine de Saint-Exupéry, di cui è Autore
nell’occasione verrà allestita una mostra di edizioni dell’Opera in varie lingue
sabato 14 dicembre 2013
Ha da passà a nuttata
ti prende la malinconia
e fino a sera
non ti lascia più.
La fede è troppo scossa ormai
e prego e penso fra di me
proviamo anche con Dio,
non si sa mai.
E non c'è niente di più triste
in giornate come queste
che ricordare la felicità!
Sapendo già che è inutile ripetere, chissà,
domani è un altro giorno,
si vedrà!
E' uno di quei giorni in cui
rivedo tutta la mia vita
bilancio che non ho quadrato mai!
Posso dire di ogni cosa
che ho fatto a modo mio
ma con che risultati,
non saprei!
E non mi sono servite a niente
esperienze e delusioni
e se ho promesso non lo faccio più...
ho sempre detto in ultimo
ho perso ancora ma,
domani è un altro giorno,
si vedrà!
E' uno di quei giorni che
tu non hai conosciuto mai,
beato te, sì, beato te!
Io di tutta un'esistenza
spesa a dare, dare, dare
non ho salvato niente,
neanche te!
Ma nonostante tutto io,
non rinuncio a credere
che tu potresti ritornare qui!
Ma come tanto tempo fa
io ripeto chi lo sa
domani è un altro giorno,
si vedrà!
E' uno di qui giorni in cui
rivedo tutta la mia vita
bilancio che non ho quadrato mai!
E oggi non mi importa
della stagione morta
per cui i rimpianti adesso non ne ho più!
E come tanto tempo fa
io ripeto chi lo sa
domani è un altro giorno, si vedrà!
domani è un altro giorno, si vedrà!
Pensare di aspettare il domani non vuol dire smettere di combattere, vuol dire avere consapevolezza del fatto che forse quella persona o quella determinata situazione non è recuperabile, nè modificabile. E allora perché sprecare tempo, energie e amore (alla fine è sempre colpa dell'amore!) e non pensare invece di investire in qualcosa che andrà meglio, in qualcuno che merita di più?