Una signora seduta in poltrona che sfoglia riviste tutto il giorno e per giunta SVOGLIATAMENTE!
A pensarci bene però è vero. Non che io stia tutto il giorno a sfogliare riviste (MAGARI!), ma mentre Vanity Fair lo leggo tutto e anzi ci sono settimane in cui devo farmelo bastare perché rischio di finire di leggerlo prima che esca il numero successivo, Io Donna lo sfoglio a letto il sabato mattina e basta.
Da quando Giada frequenta il liceo anche il sabato mattina mi sveglio presto e, se non devo uscire, mi piace prepararmi la colazione portarla a letto e leggere un po'.
Prima cosa l'oroscopo di Io Donna, poi le rubriche di Giusy Ferrè: Bucce di banana e la mia preferita, Tocco di classe.
Devo fare una precisazione. Nella rubrica Bucce di banane sono descritti i look di giovani cantanti pop o rock, starlette e veline. Insomma tutte persone che si vestono in modo estroso, appariscente e senza il minimo gusto perché giovani e spesso prive di talento che sono soltanto desiderose di mettersi in mostra. Il leopardato e l'abitino strizzato di due taglie più piccolo sono onnipresenti. Per capire il genere una delle più citate è Valeria Marini.
In Tocco di classe invece si trovano giovani donne dalle aristocratiche origini, che hanno studiato alla Sorbonne e che sono belle e raffinate di loro. La descrizione di Giusy Ferrè è più o meno la seguente: Questa giovane donna figlia di.....nonostante i suoi 21 anni e una laurea in lingue orientali ha già alle spalle un'avviata carriera da modella iniziata all'età di 16 anni e adesso ha lanciato una sua linea di cosmetici biologici. Poi si passa alla descrizione del look: Camicia di seta bianca, pantalone a sigaretta. Décolleté e clutch con nota di colore. TUTTO PRADA (o tutto YSL, Fendi, ecc.)
Ora, è indubbio che le giovani signore protagoniste di Tocco di classe siano belle, colte e per nulla desiderose di mettersi in mostra ma il vero tocco di classe lo avrebbero se fosse Tutto Zara!
Il vero tocco di classe è la persona fotografata per strada che ha stile sempre e comunque anche se va a fare la spesa o é in jeans.
Qualche tempo fa sono andata a cena al giapponese con la mia amica Sylvia.
All'uscita mentre ci salutavamo le ho detto: Silvietta sei elegantissima potresti finire su tocco di classe. E ho iniziato a descrivere il suo look come se dovessi scrivere la rubrica.
Era una serata primaverile e Sylvia indossava un pantalone bianco, una morbida camicia taglio uomo a righine blu e scarpe con la zeppa. Il tutto avvolto in una pashimina di cachemire beige. Non ho mai saputo se ci fosse qualcosa di firmato ma l'eleganza austroungarica di Sylvia, i suoi capelli biondo naturale, sempre raccolti e mai in disordine, e il volto poco truccato rendono elegante qualsiasi capo indossi.
Peccato che Giusy Ferrè non passasse di in via Monti quella sera.
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