Se
sei Sally Albright ovvero Meg Ryan più di 30 anni fa, prima del chirurgo
estetico e dell’inevitabile segno degli anni; se sei Sally Albright e cammini
per NY da sola trascinando un 🌲 più grande di te, nessuno
penserà che sei una sfigata. Tutti sanno che ritroverai Harry, che ci sarà il
lieto fine. E soprattutto chi se ne frega 🙃 Sei a NY e hai un🌲 grande e vero!
Se
sei Lia Campione e vivi a Milano più o meno dallo stesso tempo in cui Sally
passeggiava per NY, se trascini per MILANO (e non per NY), un 🌲 finto
appena ricevuto da Amazon e per giunta piove, sei solo una sfigata.
Quando
sono arrivata a Milano avevo una casa piccolissima e se avessi fatto l’albero
sarei dovuta uscire io. Poi sono andata a vivere con George che, come tutti i
milanesi, era un sostenitore dell’albero finto per ragioni ecologiche. Ho
provato a spiegare che 🎄 finto è triste e sono
riuscita ad ottenere un alberello vero dell’ikea che a fine stagione si poteva
restituire: l’ikea prometteva di piantarlo di nuovo - se in buone condizioni -
o di riutilizzarlo in natura.
Poi
ci siamo trasferiti in una casa con il giardino e per qualche anno abbiamo
fatto 🎄 in giardino.
Fino
a quando, un anno in cui aveva resistito particolarmente bene, lo abbiamo
ripiantato nel giardino comune. E adesso è lì. Resiste e ciascuno di noi lo
addobba con quel che ha.
E a
casa?
Per
qualche anno ho avuto un alberello di swarosvski regalato da Simo, poi un
piccolo albero fatto di pigne, comprato in montagna, e poi un albero finto. Ho
sbagliato ad acquistarlo e si è rivelato piccolissimo. Era triste e
traballante.
E così lo scorso anno mi sono detta: il prossimo potrà essere
anche finto ma dovrà essere bello e grande.
L’ho
acquistato dopo avere letto tutte le recensioni...e finalmente è arrivato. Lo
aprirò in questi giorni e spero finalmente in un’atmosfera natalizia calda e
luminosa.
Non
sarò Meg Ryan, non abiterò a NY ma avrò di un albero 🎄 degno di questo nome!
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