L’ultimo film di Pedro Almodovar è semplicemente stupendo: poetico e
delicato, per nulla volgare (è capitato talvolta) e, se devo fare una
classifica (difficilissima perché ne ho amati moltissimi), credo che stia sul MIO
podio insieme a “Parla con lei” e “Gli abbracci spezzati” …lo so, lo so,
Max mi direbbe: e dove li metti “Donne
sull’orlo di una crisi di nervi”, “Tacchi a spillo” e “Tutto su mia madre” ?…a lui rispondo che “Tutto su mia madre” era sul podio sino a ieri e che continua a piacermi moltissimo. L'ho visto
tante volte che potrei recitarlo io. Gli altri due appartengono ad un Pedro
Almodovar sicuramente meraviglioso ma che, personalmente, amo meno.
Antonio Banderas è bravissimo e ha meritato di vincere a Cannes anche se io
ho fatto il tifo per Favino sino all’ultimo.
Non sono Fabio Fazio e quindi niente spoiler per chi non l'ha ancora visto…solo
un invito ad andare al cinema al più presto.
Il film nella sua ultima parte mi ha fatto pensare a quelle che ogni tanto
definiamo coincidenza o casualità. Ho sempre pensato che ci sono delle cose che
accadono o che vanno in un certo modo perché devono accadere o perché è così
che devono andare. La coincidenza o la casualità non c’entrano nulla.
Ho incontrato Tizio per caso e mi
ha detto…stavo per fare una cosa ma poi ne ha accaduta un’altra che mi ha
fermato….volevo chiamare Caio per dire una cosa ma poi mi chiamato Sempronio
e mi ha riferito una cosa che mi ha fatto cambiare idea.
Potrei andare avanti all’infinito ma non conosco che Caio, Tizio e
SempronioJ
Scherzi a parte…pensiamoci. La vita non è un caso e come dice Vasco
(miliardi di volte da me citato) tutto ha un senso anche quello che apparentemente
non ce l'ha!
PAUSA PUBBLICITARIA
Vasco è in questi giorni a San
Siro con sei date consecutive. Tutto esaurito e lui in grande forma. Grande
Vasco che si è ripreso e che ancora riempie gli stadi!
Non voglio dire che dobbiamo affidarci al caso e aspettare che le cose
accadono…assolutamente NO, voglio solo dire che dovremmo riflettere di più e
dare più importanza o peso alle coincidenze o alla casualità perché non sempre
sono tali. Chissà forse è il nostro angelo custode che ci blocca un attimo
prima o che fa andare le cose come alla fine dovrebbero andare.
E tutti vissero felici e contenti? Perché no. La felicità non è un’utopia, dovrebbe
essere una costante o quantomeno un’aspirazione tangibile.
Voglio chiudere con una frase (se me la ricordo bene) tratta dall’ultimo
libro di Gabriele Romagnoli (La
meraviglia dell’ultimo amore). Il
vero amore non è quello che ti cerca, è quello che alla fine ti trova.
Questo, by the way, ricordiamocelo quando vogliamo giustificare chi non ci
cerca o ci ha provato ma non ci è riuscito…vuol dire che non ci ha provato
abbastanza. Nulla di più.
Nessun commento:
Posta un commento