sabato 31 dicembre 2016

Io, il blog e il maglione di Agnese Renzi!

Non scrivo da oltre un anno. Forse dentro di me sapevo già che non mi sarei potuta dedicare come avrei voluto: lavoro nuovo a parte (sempre più bello ma sempre più impegnativo), è stato un anno bisesto e funesto come non ne capitavano da tempo. Però oggi finisce e se il buongiorno si vede dal mattino, il prossimo sarà un anno migliore.
Non sto a raccontare cosa ho fatto durante l'anno appena trascorso (anche perché non credo interessi a molti:-) ma di certo posso dire che il blog mi è mancato. Non ci sono mai più entrata proprio perché mi provocava sofferenza. Ricordo quando con Federica davanti ad un caffè ne abbiamo parlato e lei mi ha spiegato come fare a crearlo, se rileggo tutti i post che ho scritto in tre anni o forse più....mi chiedo: Sono io? Non sarò mai una blogger di successo ed infatti nella vita faccio altro (forse anche meglio) ma il solo sapere che c'è qualcuno che lo legge mi rende felice.
Voglio ringraziare tutte le persone che ogni volta che mi incontrano mi dicono: leggo sempre il tuo blog....perché non scrivi più? A loro dedico questo post.
Eh sì ho deciso pian piano di ritornare. Da quando mi sono trovata spesso a pensare (prevalentemente sotto la doccia): questo lo potrei scrivere nel blog. Salvo poi ricordare che il blog era chiuso da un po'.
Ma con il maglione di Agnese Renzi non ho resistito.
Per chi non sapesse la storia. Agnese Landini in Renzi di professione insegnante ha indossato nel giorno del referendum del 4 dicembre scorso (giorno in cui è stata sempre a fianco del marito che all'esito ha dato le dimissioni) un maglione smanicato di Ermanno Scervino che  - l'ho letto su internet (o meglio me l'ha letto George quando incuriosita dalla polemica ho deciso di approfondire) - costa al pubblico oltre 700 euro.
La cosa ha scandalizzato il web che notoriamente non ha niente da fare tanto da occuparsi anche di un povero cristo come il mio amato Gianni Morandi che si è macchiato della gravissima e imperdonabile colpa di essere andato al supermercato di domenica (come se il supermercato avesse aperto per lui. No comment!).
Io personalmente amo i capi di abbigliamento firmati. Ma poiché non rubo, non uccido e in fondo faccio girare l'economia ....tutto tace 😜 o quasi....
Agnese no...lei è (era) la First Lady, lei è un personaggio pubblico. Deve dare l'esempio. Quindi per capire...cosa dovrebbe fare girare solo con capi low-cost? O meglio con capi anonimi? È perché? Cosa cambierebbe. Non credo che da questo entrerebbe qualcosa in tasca a tutti quelli che quel maglione non possono permetterselo o che - molto saggiamente - non lo comprano pur potendo.
Qual è veramente il problema...non lo so!
So solo che Agnese Renzi è cliente e amica di Ermanno Scervino da quando lui era un giovane stilista toscano e lei la moglie di un giovane toscano troppo ambizioso che di lì a poco sarebbe stato sindaco di Firenze. Che il Made in Italy da sempre si fa conoscere al mondo attraverso chi lo indossa e che negli anni della Presidenza del Consiglio, Agnese ha partecipato a miliardi di incontri ufficiali a fianco del marito sempre vestita da Ermanno Scervino. Che è molto probabile che quel capo non l'abbia pagato come tutti gli altri che indossa perché è ambasciatrice nel mondo del Made in Italy ....e di quello di Ermanno Scervino in particolare. Non è la prima e non sarà l'ultima.
Perché nessuno commenta i capi costosissimi (spesso Made in Italy) indossati da tutte le mogli di principi, capi di stato o altri che a differenza di Agnese neanche lavorano?
L'abito fa il monaco...su questo non ho dubbi. E se una donna in vista decide di curare il suo aspetto anche vestendosi bene e affidandosi al gusto di qualcuno che peraltro ne ha un grande, grandissimo tornaconto economico, penso sia davvero l'ultimo dei problemi.
Agnese ha sbagliato altre volte di sicuro. Non ha frenato la tracotanza del marito. Ma in fondo in questi anni non è mai stata sopra le righe né ha mai abusato della sua posizione.
Machissenefrega del maglione che indossa......