martedì 25 agosto 2015

E tu di che whatsApp sei?

WhatsApp è un sistema di messaggistica istantanea scaricabile su qualsiasi smartphone. Il significato è un gioco di parole tra l'inglese What's Up (come va) e le applicazioni (App, appunto) degli smartphone.
C'è spazio per una piccola foto e per l'indicazione di uno 'stato'. Si può scegliere tra gli stati predefiniti, come batteria scarica- non posso parlare solo whatsApp oppure inserirne uno a scelta.
Molti usano citazioni o frasi a loro care, molti altri emoticons e molti altri niente.
La foto di WhatsApp è tutta un programma e davvero dice tante cose di noi.
Ecco una mia personalissima classifica:
- foto dei figli. Soprattutto se bambini. A parte il fatto che mi sono sempre chiesta se i figli metterebbero mai una foto dei genitori, mi chiedo sempre più spesso - e la domanda è rivolta anche a me stessa - perché? Li vogliamo esibire? Li vogliamo vedere tutte le volte che usiamo whatsApp? Li riteniamo più belli e presentabili di noi? Tutto è possibile. Una cosa è certa. Nonostante si sia nell'era dell'emancipazione femminile e della lotta contro la disparità di genere, avere figli - soprattutto per le donne - si è trasformato da fenomeno naturale a conquista e status sociale. 
- foto del titolare dell'utenza. Qui ci sono molte categorie. Dalla foto in posa (che viene sostituita spessissimo da altra foto, sempre rigorosamente in posa), foto spontanea (frequente in vacanza), foto in coppia (di solito resta lì per molto tempo), foto di gruppo (anche questa da collegare alle vacanze). La foto in posa è il Top! :-)
- paesaggi. Qui si va dai tramonti alle montagne innevate. Chi usa queste foto non è un appassionato di natura ma semplicemente non ha voglia di esibire la propria foto. E di solito non la cambia per mesi. In questa categoria rientrano anche coloro che mettono foto di dipinti, oggetti d'arte, animali, ecc.
- frasi. Queste sono poco diffuse ma ci sono. Sostituiscono la frase dello stato e - solitamente- restano lì per mesi.
- animali domestici (propri). Questo è solo amore. E anche in questo caso non si cambiano spesso.
- senza foto. I miei preferiti:-) esibiscono (perché sempre di esibizione si tratta) una personalità forte e decisa. Non ti dico dove sono nè con chi .....

Piccolo accorgimento per chi ha un solo telefono e lo usa sia in privato sia per lavoro. Evitare foto troppo osé o in qualche modo compromettenti. Il nostro profilo whatsApp è visibile a tutti coloro i quali hanno il nostro numero in rubrica.

E infine....io personalmente adoro quelli che non vogliono fare vedere gli accessi....non è possibile vedere quando si sono collegati l'ultima volta ma solo se sono in linea. 
Una volta il controllo degli accessi serviva a capire se il nostro messaggio era stato letto. Adesso non è più così perché whatsApp ci ha fregato (o meglio ha fregato chi non vuole rispondere nonostante abbia letto) evidenziando in blu i messaggi ricevuti e letti.
E allora perché non voglio fare vedere gli accessi? Privacy immagino sarebbe la risposta se lo chiedessi a qualcuno. In questi casi mi chiedo a mia volta .....ma siamo davvero così sicuri che a qualcuno interessi? 

venerdì 21 agosto 2015

Paperiare.....

È Una definizione bellissima, originale e soprattutto 'calzante' che è stata data da Eduardo De Filippo al rumore provocato dalle ciabattine infradito.
Ho appena letto che una grossa banca internazionale avrebbe proibito ai suoi dipendenti di recarsi al lavoro con le infradito....immagino che il divieto sia stato esteso a tutte le ciabattine a prescindere dal fatto che fossero di cuoio, di pelle o di gomma, per il semplice fatto che, per belle, eleganti e griffate che possano essere sono sempre scarpe super estive e modaiole non adatte ad un ambiente di lavoro.

Chi mi conosce sa che la decisione della banca mi trova più che d'accordo. In estate nonostante gli uffici siano freddi (per via dell'aria condizionata) si apre la lotta a chi è più spogliata (il femminile è d'obbligo perché spesso gli uomini sono 'costretti' all'uso della giacca), a chi è pronto per la spiaggia e a chi esibisce piedi nudi. Perfettamente curati, per carità, ma sempre nudi!

La giornalista che commentava la notizia ha aggiunto che lei in un impiegato preferisce apprezzare le doti di gentilezza, cortesia e competenza.

L'uno non esclude l'altro. Anzi.

Il modo in cui ci presentiamo, sia per cosa indossiamo sia per la cortesia (la competenza viene fuori solo in un secondo momento) è il nostro biglietto da visita.

Essere in ordine è segno di rispetto per noi prima di tutto, per i nostri colleghi e per i clienti o comunque per le persone con cui abbiamo a che fare per lavoro.

Non credo che la banca in questione si sia svegliata una mattina e abbia imposto la regola. È evidente che ci sia stato un abuso che, in qualche modo, andava arginato.

Il lavoro è lavoro. Il mare è la vacanza sono altra cosa....

Ps. Io sono in vacanza

lunedì 10 agosto 2015

Diversamente originali

Non sapevo....è questo è un segno di stanchezza e di invecchiamento...o semplicemente la cosa non mi interessava particolarmente, che lo scorso weekend si sarebbe celebrato il matrimonio religioso tra Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo. 
Guardando le foto e il parterre di invitati non mi sono stupita più di tanto. Lui è di nobili origini, lei anche ed è pure imparentata con la famiglia Agnelli. È più che normale che non ci sarebbe stato nulla di particolarmente originale. Tutto impeccabile, invitati e abiti glamour, champagne, location incantevole.

Mi chiedevo come mai, tranne che in rarissimi casi, non ci sia mai un guizzo di originalità tra i rampolli delle famiglie blasonate. Per originalità non mi riferisco al look di Lapo Elkann ma al fatto che sposandosi tra di loro questi ragazzi faranno la vita che hanno fatto i loro genitori, frequenteranno gli stessi luoghi e le stesse persone, passaranno da una barca ad una pista da sci...e troveranno tutto questo normale e neanche troppo entusiasmante perché è il solo mondo di 'vivere' (non di divertirsi) che conoscono.

Esplorare mondi nuovi non significa solo viaggiare anche perché se viaggi con il jet privato e vai nel resort esclusivo, puoi essere anche all'altro capo del mondo ma in fondo non avrai fatto un passo. Esplorare mondi nuovi può anche voler dire imbattersi in persone diverse da noi e sol per questo interessanti.

Non dico affatto che chi è ricco, bello e famoso, debba vivere come un poveraccio o che un matrimonio glamour sia anacronistico, dico che tutto è scontato mentre potrebbe non esserlo.

Dico che se Pierre Casiraghi avesse conosciuto all'università Bocconi una delle tante meravigliose ragazze che frequentano l'università grazie ad enormi sacrifici delle famiglie, forse avrebbe capito che esiste anche un mondo di persone che dietro una laurea hanno anni di studio e di rinunce, di case condivise, di (pochi) soldi da gestire perché sono gli unici a disposizione, di scadenze da rispettare perché i genitori non mantengono i fuori corso, di lavoretti da baby sitter per guadagnare qualcosa mentre si studia.

Volutamente non ho fatto l'esempio del ricco e del povero e ho pensato ad una studentessa fuori sede che comunque frequenta la Bocconi, proprio perché non voglio dire che sarebbe giusto che fosse come nelle favole e che cenerentola prima o poi sposerà il suo principe azzurro. Dico solo che se ci fosse un po' più di apertura all'altro, forse questi giovani rampolli si mischierebbero più facilmente alla gente comune. Ci sarebbero più persone che potrebbero beneficiare dei vantaggi che l'appartenenza a  certe categorie comporta (e questo è un principio di uguaglianza) e ci sarebbero più ragazzi curiosi di conoscere mondi nuovi, stupiti di vedere case e famiglie normali, entusiasti di vivere -  una volta tanto - un po' sotto le righe.

Speriamo nelle prossime generazioni....intanto auguri, figli biondi e nomi esotici.