domenica 31 agosto 2014

Cappuccino, spremuta e brioche

Questa è la mia colazione preferita. Non posso fare sempre colazione al bar perché preferisco farla appena sveglia e poi con calma prepararmi per andare in palestra. Ma quando posso mi piace moltissimo (forse anche perché non lo faccio spesso!)
Da domani si ricomincia e allora questa giornata deve essere all'insegna del relax, delle cose fatte piano (per questo non mi è mai piaciuto rientrare dalle vacanze estive il giorno prima del rientro in studio), dell'organizzazione e - soprattutto - della gratificazione.

E così stamattina sveglia presto (non all'alba ma verso le 9), camminata per 2,5 km fino ad una pasticceria, colazione, lettura dei giornali e anche una mezzoretta dedicata alla revisione di un documento di lavoro.
Mi é sempre piaciuto lavorare, o meglio leggere e rivedere, nei bar. Quando sono fuori Milano lo faccio spesso. Ovvivamente deve trattarsi di sala da tea, di una pasticceria o comunque di un posto tranquillo. Un pub o un locale con la musica a palla durante l'happy hour - ca va sans dire - non va bene.
Questa mattina era abbastanza tranquillo pur essendo la prima domenica dopo le vacanze. Ho soltanto dovuto fulminare con lo sguardo una mamma che non rimproverava il figlio che correva in mezzo ai tavoli. Ha smesso in un nano secondo ed io sono stata a mia volta fulminata da lei che avrà pensato ma questa cosa leggerà di così importante. Non può farlo a casa sua?

Quando mi fermo a lavorare nei bar ordino le mie cose preferite e mi concentro benissimo. Non squilla il telefono (questa mattina ho lasciato a casa il cellulare), nessuno entra in stanza per chiedermi se ho un minuto iniziando a parlare prima che io abbia risposto, e non ci sono altre cose da fare se non concentrarsi. Ogni tanto lo faccio anche in studio andando giù al lounge bar interno: mi preparo una tisana e leggo in attesa che si raffreddi. 

Il rientro a casa è stato più faticoso anche perché mancava l'obbiettivo colazione. Ma adesso sto recuperando spaparanzata sul divano a scrivere questo post!

Buon rientro a tutti!

ps a Milano la brioche è il croissant o cornetto. Non ho mai capito perché qui la chiamino brioche e le prime volte pensavo con nostalgia alla nostra brioche con la granita o con il gelato. Una volta in un bar ho sentito una persona che alla cassa diceva: pago un cappuccino e un cornetto.  La cassiera ha risposto seria: mi deve dire brioche altrimenti le faccio pagare un cornetto algida! Ora, a parte il fatto che la mattina d'inverno un cornetto algida con cappuccino non lo prende nessuno, avrei voluto dirle. Ma sei scema? Lavori in un bar e non sai che in tutta Italia si chiama cornetto? Questi Milanesi!

martedì 12 agosto 2014

canta che ti passa....

L'estate non decolla e le vacanze "vere" non sono ancora arrivate.
Sarà per questo che quest'anno mi sento ancora in sospeso con un perenne senso d'inquietudine come il protagonista del film di Virzi' 'ovosodo', con un uovo sodo in gola che non va ne' su ne' giù!

Qualche giorno fa mi trovavo per una breve vacanza in un piccolo paesino in provincia di Salerno (Curti, Frazione di Giffoni Valle Piana) ospite a casa di amiche.
Mentre tutti si preparavano per l'aperitivo io ho sentito le note di una canzone che mi ha sempre messo di buon umore. Arrivavano da un edificio situato qualche metro più avanti.

Ho salutato George e gli altri e ho detto che sarei andata a fare un giretto.

Mi sono fatta giudare dalla musica e mi sono ritrovata in una stanzetta insonorizzata alla meno peggio con cinque amici che si divertivano a provare le canzoni che avrebbero dovuto suonare ad una festa di piazza di lì a pochi giorni.
Ho chiesto permesso e mi hanno fatto entrare. Immediatamente si sono presentati e hanno chiesto il mio nome.

Mi sono divertita moltissimo a canticchiare con loro 'O Sole mio e Malafammina (il cantante quando si è accorto che sapevo tutte le parole mi ha dato il microfono ma ho dignitosamente rifiutato. Sono troppo stonata!)

A volte basta davvero poco.

Dedico a tutti i lettori del blog, con un pensiero di speranza, la canzone che mi ha portato dai miei nuovi amici.

Paese mio che stai sulla collina
disteso come un vecchio addormentato
la noia l'abbandono
niente son la tua malattia
paese mio ti lascio e vado via
che sarà che sarà che sarà
che sarà della mia vita chi lo sa
so far tutto o forse niente
da domani si vedrà
e sarà sarà quel che sarà
amore mio ti bacio sulla bocca
che fu la fonte del mio primo amore
ti do l'appuntamento
come e quando non lo so
ma so soltanto che ritornerò
che sarà che sarà che sarà
che sarà della mia vita chi lo sa
con me porto la chitarra
e se la notte piangerò
una nenia di paese suonerò
Gli amici miei son quasi tutti via
e gli altri partiranno dopo me
peccato perché stavo bene in loro compagnia
ma tutto passa tutto se ne va
che sarà che sarà che sarà
che sarà della mia vita chi lo sa
so far tutto o forse niente
da domani si vedrà
e sarà sarà quel che sarà
che sarà che sarà che sarà
che sarà della mia vita chi lo sa
so far tutto o forse niente
da domani si vedrà
e sarà sarà quel che sarà
Che sarà sarà


Buone vacanze a tutti .....il blog torna a settembre.