giovedì 31 maggio 2012

Marilyn e Maria: due cuori spezzati



My week with Marilyn, delizioso film con Michelle Williams somigliantissima e brava. È la storia di un ragazzo con la passione per il cinema che diventa terzo assistente di Sir Laurence Olivier durante le riprese del film 'Il principe e la ballerina' girato a Londra quando Marilyn era da poco sposata con Arthur Miller. Sembra che in quella settimana (o poco più) sia venuto fuori tutto di lei dal dolore per essere stata abbandonata da bambina alla depressione causata dal non potere avere figli. Dall'abuso di farmaci ai leggendari ritardi sul set (si narra che alla fine della sua carriera durante le riprese degli Spostati fosse in ritardo anche di oltre sei ore ogni giorno e che ciò fu fatale al co-protagonista Clark Gable, morto d'infarto subito dopo).
Ma era brava? Aveva talento? Forse non un talento pari alla sua fama. Di certo però incantava e a recitare il ruolo della svampita era perfetta. Forse non era altro che se stessa ...ma anche questa è una dote. Qualsiasi forma d'arte inizia da una dote innata dell'artista.
Marilyn aveva un disperato bisogno d'amore tanto da far fallire i suoi matrimoni, da invischiarsi in un triangolo amoroso con i fratelli Kennedy e da far finire troppo presto la sua carriera (era talmente poco professionale che con il tempo, come stava già accadendo, sarebbe stata accantonata) e la sua vita.
Mi è venuta in mente un'altra diva (la casta diva!) poco amata sin da bambina e morta per amore (ad entrambe è stato letteralmente spezzato il cuore).
Maria Callas proprio quando era all'apice della sua carriera decide di innamorarsi davvero. E va a scegliere (certo non per sete di denaro né di fama) un cafone arricchito che sarà la rovina della sua vita artistica e non. Aristotele Onassis non l'hai mai veramente amata, o forse a modo suo si, ma era talmente ossessionato dalla sete di potere e di status sociale che l'ha presa e l'ha lasciata in entrambi i casi senza pensarci due volte.
Due donne diversissime ma accomunate da un disperato bisogno di essere amate che le ha portate a morire da sole all'alba di un altro giorno troppo difficile da vivere. 

mercoledì 30 maggio 2012

Ho sposato George Bush!

...No non sono Barbara e non sono mai stata sposata con George W nè l'ho mai conosciuto..a dire il vero non sono mai stata a Washington e l'unica cosa positiva che vedo nell'essere una first lady è quella di avere un gran bel guardaroba (certo poi bisogna avere gusto come Jackie o Michelle, un bel fisico come Carla' pre-botox, ecc.).
Il mio George è nato a Milano, ha 46 anni ed è più carino del suo omologo (almeno a me piace).
E allora perche' George W? Perche' sono identici!
L'idea di questo nome mi è venuta quando ho visto il film di Michael Moore, 9/11. 
George W Bush subito dopo essere stato eletto se ne è andato in vacanza per mesi e dopo aver saputo dell'attentato alle Torri Gemelle ha continuato a leggere a dei bambini di una piccola scuola elementare la storia della pecorella e del lupo! L'impressione che mi è rimasta è stata quella di un uomo che diffondeva terrore (Saddam ha le armi nucleari!...facciamo la guerra, ecc. ) e poi si occupava d'altro...di tutt'altro.
Ci ho pensato e mi sono detta: E' LUI!
Il mio George non fa guerre, non gestisce un impero nè una grande nazione. Lui domina, diffondendo il terrore, un piccolissimo territorio: la nostra casa!

Se lasci una cosa fuori posto...lui sarà sempre lì a ricordartelo o peggio a metterla a posto anche se ti serviva e devi tornare a riprenderla, se qualcosa si rompe lui ti guarda come se fosse un vaso ming anche se è solo un bicchiere ikea e inizia freneticamente a raccogliere i cocci per aggravare il tuo senso di colpa. Per non parlare di luci accese, porte non chiuse, ecc. 
Anche il pesce rosso non lo sopporta più perchè tutte le sere lo guarda, gli da il cibo per pesci  (operazione che richiede poco più di tre secondi) e gli dice: pescio...lo sai che se non ci fossi io saresti già morto!
Però mi fa ridere ......da morire!

martedì 29 maggio 2012

posta del cuore

niente di più lontano da me di una persona diplomatica ....però sono una buona ascoltatrice.
Negli ultimi mesi ho creato (così per caso) la mia peronalissima rubrica di posta del cuore.
Io amo scrivere, mandare e ricevere lunghe email. Credo sia molto meno invasivo di una telefonata e più profondo di un sms. A volte leggo e rileggo quello che scritto e quello che ho ricevuto. Una risposta data con calma e con il tempo necessario (non freneticamente scendendo da un taxi in corsa o cercando di non perdere il treno) è più attesa e di sicuro più gradita perchè più profonda e articolata.
Adesso si è aggiunto il messanger del BlackBerry, certo non  è una mail ma permette di chiacchierare senza disturbare altri (odio quelli che chiacchierano al telefono in metropolitana o in treno...urlando!!)e soprattutto di essere multitasking come solo noi donne sappaimo essere: un occhio al messanger e un altro....
Comunque tra una mail e un messaggio ho creato appunto una rubrica "spontanea" di posta del cuore. Tante amiche con cui chiacchierare qualcuna con pene d'amore altre con pene di lavoro (per noi donne tutto, anche il lavoro, è un affare di cuore), altre con problemi di gestione del tempo. Io ascolto...difficilmente dispenso consigli, anche se quando lo faccio dico solo quello che penso. Perchè ho capito che non c'è niente di più bello che sapere di essere ascoltati. La soluzione è spesso davanti a nostri occhi o l'abbiamo già trovata, ma solo parlando, certi di essere ascoltati, ragionando con un'amica vediamo tutto più chiaro. Segno zodiacle bilancia: saggia ed equlibrata. Sarà....con le altre di sicuro!

lunedì 28 maggio 2012

mi presento

L'idea di fare un mio blog non poteva restare ancora troppo a lungo nella mia mente. Sarebbe stato un altro desiderio incompiuto della mia vita come i tanti (forse troppi) progetti e sogni che per pigrizia o per paura non ho portato avanti. Non spero di avere molti lettori ma mi piace pensare che avrò un posto per i miei tanti piccoli e grandi pensieri.
Quando frequentavo la scuola elementare, per giusticare l'ennesimo rimprovero subito a causa del fatto che il mio maestro si lamentava della mia distrazione (oggi preferisco chiamarla svagatezza) dissi: "ma che ci posso fare se ballo e canto nella mia mente". Per fortuna nonostante canti e balli mentali sono andata avanti alle medie, poi al liceo ed infine all'università.
Dico grazie a tutte le amiche che tengono in piedi la mia personale rubrica di posta del cuore (dedicherò a questo un post) e a Federica che mi ha convinto ad iniziare.