domenica 16 luglio 2017

Silenzioso o vibrazione..

Il regista Paolo Genovese dopo il successo clamoroso e forse inaspettato del film Perfetti Sconosciuti potrebbe seriamente valutare di ritirarsi dalla scena: impossibile replicare un film così ben riuscito. Ne faranno parecchi remake e sono certa che, se ben fatti, avranno tutti (se non lo stesso) un buon successo.
Per chi non l'avesse visto raccontare la trama é impossibile perché troppo piena. Si parte da una cena tra amici in cui la padrona di casa (by the way, la vera stronza del film) propone a tutti gli ospiti, due coppie e un single oltre lei e il marito, di mettere a disposizione di tutti per una sola sera, sms e whatsApp, che dovranno essere letti a voce alta, e telefonate, che dovranno essere ascoltate in viva voce. La tragedia è servita. 
I telefonini, come ha detto uno dei protagonisti del film, sono la scatola nera delle nostre vite.

Ho appena finito di leggere un libro (Divorziare con stile di Diego De Silva. Romanzo divertentissimo che consiglio caldamente) che narra - tra varie vicende esilaranti - di una coppia che sta per divorziare perché il marito ha scoperto del tradimento (?!)  della moglie leggendo i suoi messaggi sul cellulare. Praticamente un classico!

Riflettevo sul fatto che questo accade sempre più spesso. Telefoni abbandonati per caso (sarà poi sempre un caso?) che vengono immediatamente intercettati da mogli (poco rispettose dell'altrui privacy o meglio di quella del marito) che nel tempo di una doccia, di una sigaretta in balcone, della passeggiata fuori con il cane o di una vera e propria dimenticanza (gli uomini si sa sono distratti) se ne impossessano per guardare le ultime chiamate fatte, gli ultimi messaggi ricevuti e così via.
Lo fanno anche i mariti ma statisticamente meno.

Quando accade, e purtroppo accade talmente spesso che c'è da chiedersi quanto sia sempre il caso o la sfiga e non ci metta lo zampino Freud (a proposito Tutta colpa di Freud è un altro delizioso film di Paolo Genovese con Marco Giallini e Alessandro Gassmann, i due commissari del recente autunno televisivo), tutti iniziano a dare addosso, giustamente, al fedifrago o peggio ancora alla fedifraga e a complimentarsi con colui o colei che ha svelato il misfatto. 
Nessuno si pone il tema della violazione della privacy e soprattutto nessuno si chiede ma cosa spinge l'altra parte di una coppia a guardare il telefono di moglie o marito? 

Ci sono due possibilità: o lo si guarda per ridere con la tacita complicità dell'altro e sempre per ridere si fanno scenate che finiscono prima ancora di cominciare. Alzi la mano chi non ha almeno un messaggino scemo che può essere facilmente equivocato. 
Oppure lo si guarda perché si cerca qualcosa, perché davvero non ci si fida. Invece di chiedere spiegazioni o di fare scenate si cova in segreto la vendetta, si raccolgono prove su prove e finalmente si agisce senza dare all'altro alcuna possibilità di replica.  

Il tradimento e la sua scoperta esistono da sempre. Adesso però non serve più l'investigatore privato perché basta sottrarre il cellulare. Ma supponiamo che una persona andasse da un investigatore privato e scoprisse che invece non c'è niente da temere. Si sentirebbe meglio?
Se si è arrivati a tanto il rapporto non é di fatto già compromesso? Sapere che il tradimento (ammesso e non concesso che ci sia un concetto univoco) non é avvenuto a questo punto cambia qualcosa?