domenica 28 giugno 2015

Una o due taglie in più ....e allora?

Se siete sempre state curvy, siete sicuramente belle e senza rughe e questo post non è per voi!

Se invece, siete state - come me - piuttosto magrine e con poche forme, se non vi è già successo succederà anche a voi.

Succederà che vi verrà l'insana idea di tirare fuori dall'armadio della casa al mare, dalla cantina o dalla soffitta, un vecchio (adesso che va tanto il vintagevestito del matrimonio di vostro fratello Andrea, succederà che vi ricordiate che lo avete messo solo in quell'occasione per cui non è affatto vecchio anzi è nuovissimo; nella fattispecie il suddetto fratello per motivi che non mi ricordo si sposò in chiesa al mattino e poi fece una festa la sera. Il vestito in questione era quello della festa quindi, ad andar bene, è stato indossato per quattro ore.  
Succederà che vi ricordiate che il commesso di un negozio super chic, anch'egli super chic, vi aveva detto: vedrà che lo userà anche dopo il matrimonio perché è perfetto per una festa in spiaggia.

Fatto sta che negli ultimi quindici anni nessuno mi ha invitato ad una festa in spiaggia e adesso che devo andare ad un matrimonio a Vulcano, ho pensato, Why not? È giunto il suo momento!

Ho pensato male, malissimo direi. Anche George che mi fa sempre mille complimenti ha dovuto tristemente (in realtà non credo fosse triste) constatare che proprio non mi entrava più e - quel che è peggio - che mai più mi entrerà.

Che fare? A parte pensare a tutte le cose meravigliose che ho fatto negli ultimi quindici anni pur senza essere mai stata invitata ad una festa in spiaggia?

Niente!

Qualche chiletto in più con l'età aiuta. Vengono meno rughe e si ha qualche gradevole curva in più.
Le minigonne o i leggins non li indosseremmo comunque per sopraggiunti limiti di età.

Basta decidere di indossare un altro vestito più recente, o meglio ancora, nuovo e tutto si sistema.

Non ci proverò mai più ad entrare in vestiti che ormai appartengono ad un'altra vita. È una tortura inutile....e crudele.

Come diceva mia suocera se i piatti non si rompono cosa fanno quelli che li vendono? In effetti ogni scusa è buona per dare un po' da lavorare a chi vende vestiti.




sabato 13 giugno 2015

Delle due l'una...

O George Clooney non rispetta la legge o è un tamarro!
Sulle carta stampata si può vedere in questi giorni una pubblicità in cui un bellissimo e brizzolato George (non il mio George!) circola in moto senza casco e con maglietta aderente, mettendo in bella mostra un orologio.
Per essere bello è bello e probabilmente con il casco non sarebbe stato altrettanto riconoscibile. 

È vero anche pero che, per quanto si tratti di una pubblicità, l'immagine che diffonde non è solo comprate quell'orologio come George ma anche siate fighi e sicuri di voi stessi come George. 

E quindi....andate in moto senza giubbotto (in quel caso sareste solo cretini) e senza casco (in quel caso oltre ad essere cretini sareste anche fuori legge ed incoscienti).
Dalla foto sembra che George, per quanto rivolto a favore di telecamera, sia in movimento.

L'unica alternativa che immagino è che George sia un tamarro e che passando accanto ad una bella moto abbia deciso di farsi una bella foto fingendo di guidarla....

Il mio George non l'avrebbe mai fatto!

mercoledì 10 giugno 2015

Economy a chi?

Riflessioni dal gate....
Prendo raramente l'aereo. I miei spostamenti più frequenti sono a Roma e (chi mi legge lo sa) preferisco il treno.
Ultimamente però sono stata a Foggia, a Messina e a Latina. Sempre aereo e possibilmente all'alba.

All'imbarco accade quella che definirei una forma di ghettizzazione di coloro i quali viaggiano in Economy! 
Primo: non è Economy un volo che da Milano a Roma e ritorno costa anche più di 300 euro! Non è business class ma non è Economy.
Secondo: sui voli nazionali la classe Economy e la Business sono identiche. Divise solo da una tendina di colore grigio che le hostess si affrettano a chiudere al momento di offrire da bere.
Terzo: i voli nazionali durano sempre meno di 2h. Il Roma-Milano dura 45min.

Ciò nonostante all'imbarco si assiste alla seguente scena. 
Red carpet in pieno stile festival di Cannes per la business o meglio per i passeggeri in possesso di carte tipo Freccia Alata, Ulisse, ecc. Percorso dritto e senza ostacoli.
Tappeto verde per la classe Economy (che è tutto tranne che economica!) e percorso a zig zag.
Una volta superati i tappeti si resta tutti insieme ad attendere il pulmino che porterà all'aereo. Se invece si ha la fortuna di avere il gate direttamente collegato all'aereo, si attenderà a bordo.
Sempre di attesa si tratta.
Anzi se attendi a terra (in aereo il posto non lo perdi di sicuro) te ne puoi stare comodamente seduto, se attendi a bordo ti passeranno tutti davanti, tutti si fermeranno esattamente sopra la tua testa per sistemare il bagaglio nelle cappelliere e, solo se sei fortunato, non ti cadrà un bagaglio addosso.

Ma come è possibile che in Italia ci sia una tutela per tutto tranne che per i poveri passeggeri della classe Economy (che poi Economy non è)?
Esiste la tutela della privacy su ideologie politiche, tendenze sessuali e stato di salute.
In aeroporto no. In aeroporto la differenza di classe è esasperata e sbeffeggiata.

Chi viaggia in Economy (che poi Economy non è!) deve essere punito addirittura facendogli fare il percorso a zig zag! Come a dire....sei solo uno sfigato. Niente Red Carpet.

Totò con la sua meravigliosa livella ci ricorda però che alla fine siamo tutti sullo stesso pulmino...

venerdì 5 giugno 2015

Brava Giovanna, brava

È una terrificante pubblicità di un prodotto (credo un antiruggine o una vernice protettiva) del noto marchio Saratoga.
Questa la scena....un uomo (ca va sans dire) torna a casa e con una voce suadente chiede: è tornata Giovanna?
Giovanna è tornata, è una strafiga e si trova in giardino, più nuda che vestita, intenta a riverniciare il cancello. Il tutto accompagnato da sguardi ammiccanti con un altro uomo anche lui mezzo nudo, intento a dipingere l'altra metà del cancello, e da una musichetta che incita la Giovanna a proseguire 'Brava Giovanna, brava'. 
Siamo nel 2015 e, da quanto ho appreso su internet, la nostra Giovanna si era già esibita per il suddetto marchio in altre fantastiche imprese.
Ovviamente non voglio dire che la pubblicità sia orrenda e stupida perchè a dipingere i cancelli dovrebbero essere gli uomini. Comprendo anche che il prodotto pubblicizzato non sia tra i più interessanti in commercio, ma mi chiedo se sia mai possibile che per vendere una vernice si debba offendere e ridicolizzare il corpo e il genere femminile. 
Le caratteristiche tecniche del prodotto sono messe in secondo piano (onostemante non credo siano rimaste impresse ad alcuno) perchè quello che resta impresso è il balletto finale che Giovanna, probabilmente anche lei convinta di essere cretina, mette in scena tra gli applausi dei presenti dopo avere compiuto il miracolo. 
Doppiamente offensiva! Si usa il corpo delle donne in modo volutamente esibizionistico e si insinua che il prodotto è facile da usare perchè se sa farlo anche Giovanna, che in fondo è solo bella, possono farlo tutti!
No comment.
Il marchio in questione continua ad utilizzare messaggi, voci, sguardi e corpi ammiccanti in modo superfluo e offensivo. Per esempio mi chiedo perché il silicone sigillante si venda di più se a pubblicizzarlo è una donna in pieno look fetish con accento inglese!
Cari amici della Saratoga vi voglio regalare un libro, Il corpo delle donne, di Lorella Zanardo. Chissà che non vi convinca a cambiare forma di marketing.