mercoledì 10 giugno 2015

Economy a chi?

Riflessioni dal gate....
Prendo raramente l'aereo. I miei spostamenti più frequenti sono a Roma e (chi mi legge lo sa) preferisco il treno.
Ultimamente però sono stata a Foggia, a Messina e a Latina. Sempre aereo e possibilmente all'alba.

All'imbarco accade quella che definirei una forma di ghettizzazione di coloro i quali viaggiano in Economy! 
Primo: non è Economy un volo che da Milano a Roma e ritorno costa anche più di 300 euro! Non è business class ma non è Economy.
Secondo: sui voli nazionali la classe Economy e la Business sono identiche. Divise solo da una tendina di colore grigio che le hostess si affrettano a chiudere al momento di offrire da bere.
Terzo: i voli nazionali durano sempre meno di 2h. Il Roma-Milano dura 45min.

Ciò nonostante all'imbarco si assiste alla seguente scena. 
Red carpet in pieno stile festival di Cannes per la business o meglio per i passeggeri in possesso di carte tipo Freccia Alata, Ulisse, ecc. Percorso dritto e senza ostacoli.
Tappeto verde per la classe Economy (che è tutto tranne che economica!) e percorso a zig zag.
Una volta superati i tappeti si resta tutti insieme ad attendere il pulmino che porterà all'aereo. Se invece si ha la fortuna di avere il gate direttamente collegato all'aereo, si attenderà a bordo.
Sempre di attesa si tratta.
Anzi se attendi a terra (in aereo il posto non lo perdi di sicuro) te ne puoi stare comodamente seduto, se attendi a bordo ti passeranno tutti davanti, tutti si fermeranno esattamente sopra la tua testa per sistemare il bagaglio nelle cappelliere e, solo se sei fortunato, non ti cadrà un bagaglio addosso.

Ma come è possibile che in Italia ci sia una tutela per tutto tranne che per i poveri passeggeri della classe Economy (che poi Economy non è)?
Esiste la tutela della privacy su ideologie politiche, tendenze sessuali e stato di salute.
In aeroporto no. In aeroporto la differenza di classe è esasperata e sbeffeggiata.

Chi viaggia in Economy (che poi Economy non è!) deve essere punito addirittura facendogli fare il percorso a zig zag! Come a dire....sei solo uno sfigato. Niente Red Carpet.

Totò con la sua meravigliosa livella ci ricorda però che alla fine siamo tutti sullo stesso pulmino...

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