domenica 27 luglio 2014

Chi fuma uccide anche te.....digli di smettere!

La legge che vieta il fumo nei luoghi pubblici è in assoluto la più rispettata. Da quando è entrata in vigore nel 2003 tutti la osservano anche se qualcuno a malincuore.
Quando ero ragazzina non c'erano ancora le frasi (che nessuno legge!) sui pacchetti di sigarette tipo il FUMO UCCIDE, IL FUMO PROVOCA MALLATTIE CARDIVASCOLARI, ecc. 
Si fumava dappertutto e nessuno ci faceva caso.

Iniziare a fumare da ragazzi dipendeva molto dalle persone che si frequentavano. Poiché si fumava in macchina e in ogni altro luogo, se i tuoi amici o il fidanzato fumavano allora iniziavi a fumare anche tu.
Io per fortuna non ho iniziato. Le mie amiche non fumavano e neanche i fidanzati dell'epoca.

A casa mia però fumavano 'quasi' tutti. 
Mia madre fumava Multifilter blu. Sul divano ci aspettava la sera quando tornavamo e le facevamo compagnia per l'ultima sigaretta. Se poi la discussione si faceva interessante perché lei aveva qualche lezione di vita da darti, le sigarette potevano diventare due e anche di più.
Mio padre fumava due pacchetti di Dunhill lunghe al giorno. Iniziava la mattina e quando era lui ad accompagnarmi a scuola, dai gesuiti, padre Perricone mi diceva che puzzavo di fumo. Fumava anche nell'ascensore del palazzo in cui abitavamo e hanno dovuto montare un posacenere proprio per lui.
Mio fratello Guido ha iniziato a fumare da ragazzo e come tutti i suoi amici e le sue fidanzate.
Andrea invece, probabilmente perché - per le ragioni che ho detto - non è capitato o forse per paura (Andrea è un fifone e un ipocondriaco) non ha mai fumato.

I miei genitori - sempre avanti-  hanno smesso di fumare da oltre vent'anni. Molto prima della legge e non hanno mai ripreso.

Il bello della legge è che anche se vieta il fumo nei luoghi pubblici, la maggior parte delle persone non fuma più neanche in casa. Si fuma sul balcone o in giardino e questo ha fatto sì che molti abbiano smesso di conseguenza. In effetti che piacere c'è?

Quello che mi sono sempre chiesta in questi dieci anni è che piacere ci sia a fumare da soli al freddo in luoghi spesso sporchi e maleodoranti. Un mio collega fumava in garage in mezzo alle macchine, altri fumano nei balconcini interni. E anche al ristorante si esce per strada a fumare.

Non si vedono più, neanche nei film, quelle scene fumose di sigarette tra un chiacchiera e l'altra.

Perché non approfittarne per smettere?

domenica 20 luglio 2014

Ho sposato un milanese!

Oltre ad aver sposato George Bush (http://liuzza.blogspot.it/2012/05/ho-sposato-george-bush.html) ho sposato un milanese. Non ho sposato due persone diverse, più semplicemente il mio George è nato e vissuto a Milano.
Anni fa quando arrivai a Milano un'amica di Napoli mi regalò un libro di Massimo Lolli (scrittore napoletano) Innamorarsi di una milanese, che metteva in evidenza le differenze in una relazione tra provenienze geograficamente diverse.
Diverso è il modo di porsi, di valutare le reazioni. Diversi sono i comportamenti, i modi di fare e di dire. Diverso è il significato che si attribuisce alle cose.

Molti dicono che io per il mio temperamento, per il mio essere precisina (come mi ha definito Giada in un tema fatto alle elementari), per la mia puntualità e sistematicità, sembro più milanese che siciliana. Anche no!
È vero l'efficienza e l'ordine di Milano mi piacciono molto e sono contenta di vivere qui.
Non mi piace invece e non mi abituerò mai, la mancanza di slancio e di spontaneità. La programmazione di ogni cosa. La praticità contrapposta al bello. L'utilità contrapposta alla futilità.

George per esempio....ed è una delle cose di lui che mi è sempre mancata, se viene a prendermi in aeroporto o in stazione mi aspetta fuori. Nonostante sappia quanto a me piacerebbe venisse al binario o agli arrivi. Niente da fare. È più forte di lui. Perché parcheggiare se poi tanto io arrivo e ci vediamo lo stesso e magari ce ne andiamo a cena fuori? In effetti....
Il fatto che a me faccia piacere conta forse ma molto meno del dover parcheggiare, entrare e fare una cosa che per lui è inutile! E quando glielo dico (anzi glielo dicevo perché ormai ho perso le speranze) lui mi spiegava in modo logico e convinto pro e contro del suo comportamento (parcheggio, multa, pagamento, ecc.). 
In effetti non fa una piega...ma mi dispiace pensare che invecchierò sognando un uomo che mi aspetti a braccia aperte all'arrivo. 
Anni fa sono andata in crociera con delle amiche e la nave al ritorno arrivava a Palermo. Poi avremmo preso il pullman per Messina. Papà, che all'epoca lavorava a Palermo, è venuto al porto con un mazzo di fiori e mi ha fatto una sorpresa.

Anche George mi ha fatto mille sorprese, per tanto tempo quando ci siamo trasferiti e non avevo la macchina veniva a prendermi e spesso lo fa ancora. Si lamenta perché lo faccio aspettare ma in fondo scherza. 

Ma nonostante ciò la scena di lui che aspetta lei al binario o che l'accompagna resterà per me solo nei film (da Frankestein Junior a Harry ti presento Sally) e nelle canzoni (prima fra tutte 7.40 di Lucio Battisti).

Sicuramente invecchierò con George ma potrei cambiare idea se trovassi qualcuno disposto a sopportarmi e a venire a prendermi al binario!

domenica 13 luglio 2014

Luglio col bene che ti voglio!

Luglio è un mese di m....

A luglio si lavora di più degli altri mesi.
- sin dai primi giorni del mese tutti impazziscono con richieste che devono ASSOLUTAMENTE e NECESSARIAMENTE essere completate entro fine mese. È vero poi si va in vacanza. Ma le vacanze durano al massimo 3 settimane e comunque ormai è difficile che non si riesca anche da fuori - se proprio necessario - leggere e rispondere a qualche email. Alla fine succede che si fa il possibile per completare tutto e ad agosto arriva comunque la 'sola' o l'emergenza mentre si è in vacanza. 
- a Milano fa buio dopo le 9 e quindi si resta al lavoro semplicemente perché non ci si accorge che è tardi;
- bambini e figli in genere sono al mare, con i nonni o in vacanza studio. Perché ché non approfittarne e restare al lavoro un po' di più?

A luglio si pagano le tasse.
Dall'IRPEF alla Cassa Avvocati, a luglio si pagano più tasse di quanto si guadagna in quello stesso mese.

A luglio si muore di caldo e non sempre si può andare al mare per le esigenze di lavoro di cui sopra.

A luglio ci sono le zanzare.

A luglio si è stanchi e irritabili perché il fisico e la mente sentono la fatica di un anno e sperano di poter staccare presto.

A luglio si ingrassa perché si beve e si cena fuori più spesso.

Quest'anno poi per i metereopatici come me è ancora più pesante. Il tempo è instabile. Non si fa in tempo ad abituarsi al caldo che non solo arriva l'acquazzone ma addirittura il freddo. 

E così accade che a fine luglio si arriva stanchi, senza soldi, un po' sovrappeso e pure incazzati! 



mercoledì 2 luglio 2014

Ma secondo te è gay?

Chissene direbbe Giada. Ed io con lei.
L'altra sera ad una cenetta siciliana tra amici non so perché è venuto fuori il nome di George Clooney. Forse perché si pensava fosse il mio George? No, Il mio è George Bush! Forse qualcuno ha chiesto un Nespresso o qualcun'altro ha parlato di Como. Non lo so. Fatto sta che si è detto che il suddetto George sia in procinto di sposarsi e che sarebbe un matrimonio di copertura. È possibile. Forse è vero. E se così fosse lo troverei assurdo.
Non riesco mai ad esprimere liberamente questo concetto perché faccio fatica a spiegarmi. 
Il punto però è questo. Mi sono sempre chiesta perché si debba fare outing. O meglio perché ci si debba interrogare sulle tendenze sessuali di qualcuno. 
Mi sono sempre chiesta perché mio fratello Guido che è mancino non abbia sentito l'esigenza di comunicarlo worldwide, se non al suo maestro delle elementari, mentre ad un gay (è solo una caratteristica della persona non una differenza), si chiede di fare outing.

L'essere gay o etero non dovrebbe essere comunicato in modo ufficiale ma semplicemente reso noto alle persone con cui ci relazioniamo nè più e nè meno come quando si comunica qual è il proprio lavoro, l'età o la città di nascita.

Cosa vuol dire fare outing? E soprattutto a che serve?

Al concerto di Miley Cyrus pare che ad un certo punto abbia chiesto a tutti i gay di baciarsi. Ma perché non lo ha chiesto a tutte le coppie presenti o a tutti quelli che sia amavano? Perchè non lo ha chiesto - e questa sarebbe stata la vera trasgressione - a tutti quelli che ne avevano voglia? 

Interrogarsi sulle tendenze sessuali di qualcuno significa volerne mettere in evidenza le differenze e quindi considerarli diversi. Ma diversi da chi? 
Chi siamo noi per sentirci dalla parte degli uguali.

La differenza è un valore non la base per una discriminazione. 
L'essere gay o etero è riduttivo. È importante invece, se ci interessa di qualcuno, sapere che ha un compagno o una compagna semplicemente perché è parte della sua vita. 

Una volta ad una cena di lavoro ad Amsterdam, mentre si parlava di figli, ho chiesto ad un collega:  Do you have children?  E lui mi ha detto: no, I have a boyfriend.
È così che dovrebbe funzionare. Sempre.