domenica 20 luglio 2014

Ho sposato un milanese!

Oltre ad aver sposato George Bush (http://liuzza.blogspot.it/2012/05/ho-sposato-george-bush.html) ho sposato un milanese. Non ho sposato due persone diverse, più semplicemente il mio George è nato e vissuto a Milano.
Anni fa quando arrivai a Milano un'amica di Napoli mi regalò un libro di Massimo Lolli (scrittore napoletano) Innamorarsi di una milanese, che metteva in evidenza le differenze in una relazione tra provenienze geograficamente diverse.
Diverso è il modo di porsi, di valutare le reazioni. Diversi sono i comportamenti, i modi di fare e di dire. Diverso è il significato che si attribuisce alle cose.

Molti dicono che io per il mio temperamento, per il mio essere precisina (come mi ha definito Giada in un tema fatto alle elementari), per la mia puntualità e sistematicità, sembro più milanese che siciliana. Anche no!
È vero l'efficienza e l'ordine di Milano mi piacciono molto e sono contenta di vivere qui.
Non mi piace invece e non mi abituerò mai, la mancanza di slancio e di spontaneità. La programmazione di ogni cosa. La praticità contrapposta al bello. L'utilità contrapposta alla futilità.

George per esempio....ed è una delle cose di lui che mi è sempre mancata, se viene a prendermi in aeroporto o in stazione mi aspetta fuori. Nonostante sappia quanto a me piacerebbe venisse al binario o agli arrivi. Niente da fare. È più forte di lui. Perché parcheggiare se poi tanto io arrivo e ci vediamo lo stesso e magari ce ne andiamo a cena fuori? In effetti....
Il fatto che a me faccia piacere conta forse ma molto meno del dover parcheggiare, entrare e fare una cosa che per lui è inutile! E quando glielo dico (anzi glielo dicevo perché ormai ho perso le speranze) lui mi spiegava in modo logico e convinto pro e contro del suo comportamento (parcheggio, multa, pagamento, ecc.). 
In effetti non fa una piega...ma mi dispiace pensare che invecchierò sognando un uomo che mi aspetti a braccia aperte all'arrivo. 
Anni fa sono andata in crociera con delle amiche e la nave al ritorno arrivava a Palermo. Poi avremmo preso il pullman per Messina. Papà, che all'epoca lavorava a Palermo, è venuto al porto con un mazzo di fiori e mi ha fatto una sorpresa.

Anche George mi ha fatto mille sorprese, per tanto tempo quando ci siamo trasferiti e non avevo la macchina veniva a prendermi e spesso lo fa ancora. Si lamenta perché lo faccio aspettare ma in fondo scherza. 

Ma nonostante ciò la scena di lui che aspetta lei al binario o che l'accompagna resterà per me solo nei film (da Frankestein Junior a Harry ti presento Sally) e nelle canzoni (prima fra tutte 7.40 di Lucio Battisti).

Sicuramente invecchierò con George ma potrei cambiare idea se trovassi qualcuno disposto a sopportarmi e a venire a prendermi al binario!

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