sabato 21 febbraio 2015

Un'altra ha sposato tuo marito

I dialoghi e le battute di When Harry met Sally restano ancora oggi, dopo oltre 25 anni (il film è del 1989), le migliori che si ricordino.

Pensavo in questi giorni che la battuta contenuta nel titolo del post, pronunciata dall'amica di Sally - durante un pranzo tra amiche - per convincerla dell'importanza di poter dire di essere state sposate, deve essere quella a cui ha pensato la mia amica Cri, quando l'altra mattina mi ha scritto testualmente: momento gossip! Lo sai che Gabriele Romagnoli si è sposato a NY con la Saluzzi?

Cri ha sempre saputo del mio amore, neanche troppo segreto, per Gabriele Romagnoli, un giornalista che in realtà è un poeta (si veda uno dei miei primi post: da dove tornano le donne). Le sue navi in bottiglia e i suoi racconti di viaggi, di luoghi, di incontri, sono semplicemente meravigliosi. Riesce a rendere poetiche anche le previsioni del tempo; a trovare un significato a tutto quanto ci accade; a rendere importante e speciale la vita di ciascuno di noi.
Insomma io, come altri milioni di donne, l'ho sempre amato. E oggi, come altri milioni di donne, invidio Paola Saluzzi.
Devo dire però che lei mi piace molto. Mi è sempre stata simpatica (tranne quando ha fatto una pubblicità per un marchio di abbigliamento femminile semplicemente orrendo!) e anche George, che l'ha conosciuta durante i primi anni in Rai ai tempi di sereno variabile, mi ha confermato che è simpatica e che loro la chiamavano Paoletta. Potrei suggerire a George di cercare Paoletta in memoria dei vecchi tempi e di invitarla a cena con suo marito:-)

Pensavo anche che le mie amiche non devono avere una grande considerazione di me. Anni fa quando si è sposato Luca Argentero, Simo mi ha invitato a bere un caffè, non ha fatto cenno alla questione e poi mi ha mandato il seguente messaggio: ho molto apprezzato la tua compostezza e il tuo stile. Ho pensato stesse lentamente impazzendo fino a quando non ho aperto Vanity Fair e ho visto che al matrimonio di Luca era dedicato un ampio servizio nella sezione Spy.

Chissà forse mi sono consolata leggendo subito dopo uno dei meravigliosi racconti di Gabriele Romagnoli.

Qual è la morale? Altre donne hanno sposato mio marito ma io le ho fregate tutte sposando George!

domenica 15 febbraio 2015

Still Alice

Dico sempre di non essere particolarmente morbosa rispetto a malattie, incidenti e passaggi a miglior vita. Una volta l'ho detto ad una colazione tra amiche. La mia amica Claudia mi ha subito smentito, e ci ha fatto morire dalle risate, ricordando a tutte che io leggo i necrologi. In effetti.....

Comunque interessata o no, questo pomeriggio sono andata al cinema a vedere Still Alice. È la storia di una donna (magistralmente interpretata da Julianne Moore) che si ammala precocemente di Alzheimer.

È una donna appena cinquantenne, affermata sul lavoro e indipendente.
È lei stessa ad accorgersi del problema perché, a causa di strano scherzo della vita, vive e lavora con il linguaggio, con le parole e con le forme espressive. 
Si accorge da sola, senza inizialmente allarmarsi più di tanto, che qualcosa non funziona più come dovrebbe.
Sempre da sola va da uno specialista e, ancora da sola, decide di affrontare la famiglia e l'ambiente lavorativo.

È una malattia che ti svuota piano piano ma purtroppo te ne accorgi; ti senti impotente e inutile, come impotenti e inutili si sentono le persone che ti stanno accanto.
È una malattia che si prende la vita ma non te ne restituisce un'altra.
È una malattia che si prende l'anima, le parole e i ricordi e ti lascia solo un corpo. Spesso un corpo perfettamente funzionante ma completamente vuoto.

La protagonista, che sa bene a cosa andrà incontro, dice sinceramente che avrebbe preferito avere un tumore. E probabilmente è vero.

Mi è venuto in mente che, mentre tutti hanno rispetto per le malattie come il tumore, spesso dell'Alzheimer si parla a sproposito. Quando qualcuno si dimentica qualcosa o è un attimo distratto, capita di sentirgli dire oddio ho l'alzheimer o peggio ma hai l'alzheimer?

Probabilmente chi lo dice, anche per scherzo, non ha la minima idea di che cosa tremenda possa essere.

Sono uscita dal cinema con l'umore sotto i tacchi e gli occhi lucidi....in macchina ho messo le canzoni di Gianna Nannini al massimo volume. Non basta ma aiuta.

martedì 10 febbraio 2015

Prima pensa poi parla....

Si potrebbe dire che sto mettendo in pratica questo saggio principio oppure che sto imitando il Presidente Mattarella.

Non scrivo da un po'.....sono stanca (non di scrivere ma in generale avverto la stanchezza di un lungo inverno che non accenna a finire), la sera spengo la luce prestissimo perché al mattino mi sveglio alle 6 o più semplicemente non ho molto da dire (e da scrivere).

A maggio il blog compirà 3 anni. Se fosse un bambino andrebbe all'asilo. Penso che dovrei farne qualcosa e prima o poi lo farò. Ci ho messo tanto tempo prima di partire....il resto verrà al momento giusto.

Il titolo del post mi è venuto in mente oggi ascoltando alla radio un esponente del movimento 5 stelle che invece di rispondere alle domande o di argomentare dentro i confini di quello di cui si stava discutendo, tirava fuori così a caso slogan del programma del movimento. Seguiva un suo schema e non si curava degli interlocutori.

Mi sono ricordata di quando Cicciolina, eletta in parlamento, venne invitata ad una tribuna politica e invece di rispondere alle domande leggeva frasi preparate da Pannela (lui sì un genio).

Non mi piace Beppe Grillo. Non mi è mai piaciuto. Non mi ha mai fatto ridere come comico e da quando si è messo a fare politica non ho sentito nulla di costruttivo ma solo ed esclusivamente slogan, dai vaffanculo in avanti.

Sicuramente tra le sue fila ci sono ottime persone dal serio impegno politico, tanti volevano dire la loro e sono stati costretti ad andarsene. Non è per la diaria dimezzata, come sosteneva oggi l'esponente di cui sopra, sono persone giovani che uno stipendio non lo avevano, figuriamoci se lo hanno fatto per i soldi. Si tratta piuttosto di volere partecipare. Come diceva il grande Gaber libertà ......è partecipazione non obbedienza agli slogan.

Questo è un blog lieve e non mi metterò certo ad esprimere opinioni politiche che non interessano a nessuno. Una cosa però la penso. Non basta essere bravi ragazzi, non basta avere preso tanti voti (in Italia, non devo ricordarlo io, non tutto quello che ha successo è di valore), non basta parlare per slogan, urlare nelle piazze o sul web. L'impegno politico è altro. 

La politica è un'altra cosa. Forse meno bella, spesso impopolare ma certamente non è ostruzionismo e distruzione fine a se stessa. 
Ci siamo abituati ad una classe politica talmente scarsa da apprezzare anche chi va avanti per slogan e in fondo non dice niente.