domenica 19 novembre 2017

Second hand home

Se vivi in una casa da parecchi anni, hai roba sufficiente per arredarne un'altra! Non ricordo dove o da chi l'ho sentito ma adesso posso confermare che é vero.
Da qualche settimana George ed io abbiamo preso una casetta al lago. Ci pensavamo da sempre ma rimandavamo l'idea per non essere vincolati ad un posto, per continuare ad andare in giro per l'Italia, per non dovere pulire due case, e via dicendo.
Adesso che siamo più vecchietti e più stanchi (non ho ancora capito se sono le settimane ad essere diventate più pesanti o io ad avere meno energie 😜) ci siamo decisi.
Casa piccola, ad un'ora da Milano e poco costosa! Trovata grazie ad un amico di George in un pomeriggio di settembre. 

La casa era disabitata da un po'; il proprietario l'ha rimessa a posto e mi ha detto: io ho buttato tutto quello che era vecchio e rotto per il resto scegli tu. Quello che non ti piace buttalo pure.
Ho tenuto piatti e coperte della nonna e ho aggiunto tutte le cose in più che avevo tra cucina, casa e cantina.
Adesso ho una casetta calda e piena di Mug dei Diddle raccolte da Giada negli anni delle elementari, calamite acquistate nei nostri viaggi (da quando ho la nuova cucina erano state custodite in cantina insieme alla collezione di papere), coperte colorate, mestoli comprati a Cuba, teglie prese con i punti dell'esselunga, asciugamani e lenzuola che non ricordavo di avere, tappeti comprati qua e là nei bazar, un porta bicchieri con porta tovaglioli coordinato che chissà da dove arrivava e tante collane esotiche prese in Marocco e a Petra.
Chissà perché nelle case si accumulano cose che non si usano e invece di usarle se ne comprano delle altre. Chissà perché si raccolgono i punti dell'esselunga e soprattutto chissà perché si collezionano papere.
Forse per arredare la casetta al lago😃? 


venerdì 10 novembre 2017

La cambio io la vita che...(PARTE I)

Questa mattina Amazon mi ha svegliato con una buona notizia. Il mio ordine (biografia di Patti Pravo, La cambio io la vita che, n.d.r.) sarà consegnato in anticipo.
È stato un acquisto compulsivo, ma cosciente, fatto dopo aver visto in TV l'intervista di Fabio Fazio.
Amo le biografie...soprattutto quelle delle donne e mi piace leggerle in periodi come questo in cui sono particolarmente stanca (ultima letta: la biografia di Wallis Simpson).
Pausa pubblicitaria (come direbbe il mio mito, Gabriele Romagnoli): sulla vita di Wallis Simpson guardate il film di Madonna W.E., un gioiello!

Non divaghiamo.
La vita di Patti Pravo è stata piena, trasgressiva, e credo ripercorra in parte la storia di un certo costume e della musica Italiana. Talenti e mode che non torneranno più e che nella loro trasgressione avevano un contenuto che oggi non esiste (quanto meno a livello musicale).

Guardavo Patti Pravo e vedevo un mostro. L'avevo già notato più volte ma in quest'occasione l'ho trovata impressionante e completamente sfigurata.
La domanda è sempre la stessa: PERCHÉ? 
Perché una donna intellettuale e intelligente che sembrava non avere paura di niente e di nessuno; che sembrava indifferente al giudizio altrui, ha paura di invecchiare?

Se scrive la sua biografia sembrerebbe ovvio che accetti di raccontare il passato e gli anni trascorsi.
E allora perché non limitarsi a essere una bella settantenne invece che un Avatar?

L'altra sera andando al cinema abbiamo visto, mentre eravamo fermi al semaforo, una signora senz'altro settantenne, elegantissima e bellissima. Magra, capelli bianchi, poco trucco, abbigliamento sportivo adatto alla sua età. Ho detto a George: io voglio diventare così. E lui, che mi vuole bene, ha risposto: diventerai così!

Davvero non me lo spiego.

Non è possibile che non se ne accorga, né lei, né chi le sta accanto.

Ricapitolando quale sarebbe il tema: non voglio che si veda che sto invecchiando ma voglio apparire un mostro....c'è sempre qualcosa che si vede alla fine. Hai la pelle liscia ma non sei tu (a parte il fatto che il dato anagrafico è difficilmente occultabile) e quindi qualcosa é comunque cambiato. Perché non lasciare che la natura faccia il suo corso? La natura la si può aiutare ma non combattere.
Chi penserà...guarda Patti Pravo é come se avesse ancora vent'anni oppure come sta invecchiando bene. NESSUNO!!

Ricordo che quando anni fa ho trascorso un periodo senza capelli, non ho voluto mascherare la realtà con una parrucca e portavo il foulard. Si vedeva quindi che c'era qualcosa che non andava.
Poi i capelli hanno iniziato a crescere e un pomeriggio le mie amiche sono venute a prendere un tea. I capelli erano cortissimi ma essendo un pomeriggio tra amiche avevo tolto il foulard. 
Tutte hanno iniziato a dire che stavo bene ma io dicevo no ....é troppo presto per togliere il foulard, si capirebbe che c'è qualcosa che non va. E una di loro ha giustamente osservato: e perché con il foulard no?
In effetti...

Ps nel frattempo è arrivato il libro. La seconda parte del post la scriverò dopo averlo letto!