domenica 10 maggio 2015

Ma cosa ne sa?

Cosa ne sa Beppe Grillo di cosa vuol dire ammalarsi di tumore al seno? 
Cosa ne sa di cosa vuol dire perdere tutti i capelli e poi le ciglia e le sopracciglia? 
Cosa ne sa di cosa vuol dire vomitare fino ad avere i crampi allo stomaco dopo ogni chemio?
Cosa ne sa di cosa vuol dire guarire ma vivere tutta la vita nel terrore della recidiva? 
Cosa ne sa di cosa vuol dire fare i controlli ogni 3 mesi, poi ogni 6 mesi e poi ogni anno e tutte le volte avere la stessa paura che qualcosa possa andare storto?
Non lo sa. Io sì.
E so anche che se non avessi fatto i controlli preventivi, tra cui la mammografia, oggi probabilmente non sarei qui perché sarei arrivata troppo tardi e chissà.....
Veronesi non ha mai detto che facendo la prevenzione non ci si ammala (così ha cercato di sostenere Grillo per giustificare l'assurdità detta poco prima). Nessuna donna lo pensa.
Veronesi e tutti gli oncologi sostengono, correttamente, che controllarsi periodicamente aiuti a prendere la malattia 'per tempo' e quindi a debellarla.
La campagna di sensibilizzazione di qualche anno fa era mortalità zero (obiettivo che, peraltro, nel caso del tumore al seno non è affatto impossibile); nessuno ha mai detto malattia zero. 

Non conosco Veronesi e non sono stata operata da lui ma credo che se fosse stato il mio medico gli sarei stata grata per tutta la vita esattamente come oggi lo sono al mio amato oncologo e a tutta la sua fantastica equipe che ha alleviato le mie sofferenze. 
Ho visto Veronesi una sola volta ad un dibattito e ho preso la parola presentandomi come una paziente oncologica. Mi ha fatto un gran sorriso non di compassione ma di contentezza perché se ero lì a parlare, con una chioma di capelli ricci, era segno che ce l'avevo fatta.

Non conosco Beppe Grillo e non l'ho mai visto. Penso sia un ciarlatano, ignorante e senza scrupoli.

domenica 3 maggio 2015

Fieri di essere Italiani?

Come si dice a Milano. Anche si!
Non so perché, ed una cosa che faccio fatica a capire ma anche a sopportare, gli italiani devono, per partito preso, criticare tutto quanto venga fatto in Italia. 
Gli altri sono più bravi, più efficienti, più onesti. Le altre città più pulite e ordinate. Gli altri governi non sono corrotti e fanno le cose per bene.
Tutto vero....se non fosse che spesso in queste altre città nessuno ci è mai stato.
Io credo che la critica sia sacrosanta ma debba essere costruttiva e che a causa degli sbagli (tantissimi, per carità) di pochi, non si possa e non si debba fare di tutta l'erba un fascio.
Parlare male del proprio paese significa non amarlo, non amare le proprie origini e - in fondo - anche quello che noi stessi siamo e che rappresentiamo.

A parte il fatto che l'Italia è il paese più bello al mondo, a me non piace quando se ne parla male all'estero, quando la si identifica con la mafia o con la corruzione e mi piacerebbe che chi ci viene potesse cambiare idea. E anche se non viene in Italia mi piacerebbe che cambiasse idea almeno per avere conosciuto me (o un altro italiano) che del suo paese non parla male per principio.

Anche nelle piccole cose c'è sempre chi si lamenta. Ricordo che anni fa, quando fu creata airone e iniziò a fare concorrenza ad Alitalia, la mattina offrivano, oltre al caffè, delle piccole brioscine. Dubito che vi fosse qualcuno che prendeva airone per quello ma giuro di avere sentito con le mie orecchie persone lamentarsi perché le brioscine erano troppo piccole!
Sul volo Alitalia che da Roma viene a Milano spesso il comandante saluta all'arrivo dicendo che il volo è arrivato in perfetto orario. Anche a tarda sera, quando si è stanchi morti perché spesso ci si è alzati presto per prendere il primo volo del mattino, c'è sempre e dico sempre, chi commenta 'certo è in orario perché lo schedulano per 1h10 quando invece impiega 50 minuti!' E queste sono solo piccole cose tanto inutili quanto diffuse.

Adesso c'è chi spera che l'Expo sia un flop.
Ci saranno stati sprechi, corruzione, sbagli e chi più ne ha più ne metta, ma adesso ci siamo. Il mondo ci guarda e non guarda chi ci governa, guarda l'Italia che lavora, che forse si rialzerà e io sarò felice se chi verrà all'Expo resterà sbalordito da tanta bellezza e ancor di più se ne approfitterà per ammirare altri luoghi di quella meraviglia che è l'Italia.
Gli italiani sono quelli che oggi hanno pulito le strade di Milano devastate da quei vigliacchi dei manifestanti (solo dei vigliacchi agiscono a volto coperto a km di lontananza dal luogo nel quale c'erano più forze dell'ordine che civili, durante la cerimonia di inaugurazione), gli Italiani sono quelli che negli ultimi mesi hanno lavorato giorno e notte.

Gli italiani sono così: sempre in ritardo, trafelati ma poi arrivano, riparano e ci riescono sempre!

L'Italia siamo noi....amiamola perché ne abbiamo bisogno.