domenica 3 maggio 2015

Fieri di essere Italiani?

Come si dice a Milano. Anche si!
Non so perché, ed una cosa che faccio fatica a capire ma anche a sopportare, gli italiani devono, per partito preso, criticare tutto quanto venga fatto in Italia. 
Gli altri sono più bravi, più efficienti, più onesti. Le altre città più pulite e ordinate. Gli altri governi non sono corrotti e fanno le cose per bene.
Tutto vero....se non fosse che spesso in queste altre città nessuno ci è mai stato.
Io credo che la critica sia sacrosanta ma debba essere costruttiva e che a causa degli sbagli (tantissimi, per carità) di pochi, non si possa e non si debba fare di tutta l'erba un fascio.
Parlare male del proprio paese significa non amarlo, non amare le proprie origini e - in fondo - anche quello che noi stessi siamo e che rappresentiamo.

A parte il fatto che l'Italia è il paese più bello al mondo, a me non piace quando se ne parla male all'estero, quando la si identifica con la mafia o con la corruzione e mi piacerebbe che chi ci viene potesse cambiare idea. E anche se non viene in Italia mi piacerebbe che cambiasse idea almeno per avere conosciuto me (o un altro italiano) che del suo paese non parla male per principio.

Anche nelle piccole cose c'è sempre chi si lamenta. Ricordo che anni fa, quando fu creata airone e iniziò a fare concorrenza ad Alitalia, la mattina offrivano, oltre al caffè, delle piccole brioscine. Dubito che vi fosse qualcuno che prendeva airone per quello ma giuro di avere sentito con le mie orecchie persone lamentarsi perché le brioscine erano troppo piccole!
Sul volo Alitalia che da Roma viene a Milano spesso il comandante saluta all'arrivo dicendo che il volo è arrivato in perfetto orario. Anche a tarda sera, quando si è stanchi morti perché spesso ci si è alzati presto per prendere il primo volo del mattino, c'è sempre e dico sempre, chi commenta 'certo è in orario perché lo schedulano per 1h10 quando invece impiega 50 minuti!' E queste sono solo piccole cose tanto inutili quanto diffuse.

Adesso c'è chi spera che l'Expo sia un flop.
Ci saranno stati sprechi, corruzione, sbagli e chi più ne ha più ne metta, ma adesso ci siamo. Il mondo ci guarda e non guarda chi ci governa, guarda l'Italia che lavora, che forse si rialzerà e io sarò felice se chi verrà all'Expo resterà sbalordito da tanta bellezza e ancor di più se ne approfitterà per ammirare altri luoghi di quella meraviglia che è l'Italia.
Gli italiani sono quelli che oggi hanno pulito le strade di Milano devastate da quei vigliacchi dei manifestanti (solo dei vigliacchi agiscono a volto coperto a km di lontananza dal luogo nel quale c'erano più forze dell'ordine che civili, durante la cerimonia di inaugurazione), gli Italiani sono quelli che negli ultimi mesi hanno lavorato giorno e notte.

Gli italiani sono così: sempre in ritardo, trafelati ma poi arrivano, riparano e ci riescono sempre!

L'Italia siamo noi....amiamola perché ne abbiamo bisogno.

Nessun commento:

Posta un commento