domenica 28 ottobre 2018

Signora Lia ...stasera stai con tuo marito

A Febbraio ho ricevuto una foto su whatsApp da un'amica. Era la foto di un biglietto per il concerto di Claudio Baglioni. La mia amica sa che mi piace (lei ne va pazza) e ricordava che ero andata a Roma a vedere i Capitani Coraggiosi (concerto di Baglioni e Morandi al foro Italico).
Il biglietto era per ottobre e me ne ero completamente dimenticata.
Ottobre è arrivato e con lui il concerto e l'autunno.
Ieri sera dopo un'inizio di weekend trascorso sul lago di Garda con i colleghi, mi sono presentata direttamente al forum di Assago senza passare per il VIA (il pullman mi ha lasciato a Loreto e Vittoria- grazie Vitto! - ha tenuto la mia valigia). 
Per completare il quadro pioveva che dio la mandava☔️☔️☔️
Dopo oltre 10 fermate di metropolitana piena di donne Claudiodipendenti la mia voglia era praticamente pari a zero. Continuavo a ripetere come un mantra che ero stanca, che non ho più l'età per andare nei palazzetti (ed infatti non andavo al Forum da secoli), che Baglioni l'ho visto molte volte, ecc.
Arrivata finalmente al mio posto a poco a poco il mio umore è cominciato a salire. I posti erano ottimi e il palco Al Centro del palazzetto: il titolo del concerto è appunto Al Centro e ripercorre cronologicamente i 50 anni di carriera del Claudione nazionale.
Non è un concerto. È uno spettacolo. Baglioni che ha 67 anni (me l'ha detto Rosalba senza neanche controllare su Google) canta e suona ininterrottamente per oltre 3 ore. Non ci sono medley....una canzone dietro l'altra.
  • Questo piccolo grande amore
  • Porta Portese
  • Quanto ti voglio
  • Con tutto l'amore che posso
  • Amore bello
  • W l'Inghilterra
  • Io me ne andrei
  • E tu...
  • Poster
  • Sabato pomeriggio
  • Quante volte
  • Solo
  • Un po' di più
  • E tu come stai?
  • I vecchi
  • Ragazze dell'est
  • Via
  • Strada facendo
  • Avrai
  • Uomini persi
  • Un nuovo giorno o un giorno nuovo
  • Notte di note note di notte
  • E adesso la pubblicità
  • La vita è adesso
  • Mille giorni di te e di me
  • Acqua dalla luna
  • Noi no
  • Io sono qui
  • Le vie dei colori
  • Cuore di aliante
  • Sono io
  • Tutti qui
  • Con voi
Solo di rado sta solo sul palco muovendosi sui quattro lati, per il resto è un continuo susseguirsi di balletti, coreografie, equilibristi e funamboli. È un meraviglioso gioco di luci e colori.
Tutto rigorosamente curato da Claudio che dicono sia maniacale.
Me lo sono goduto proprio. 
Ho cantato e ballato sulle note di Via e di W L'Inghilterra. Mi sono commossa sulle note di Solo (da sempre la mia preferita) e ho immediatamente scaricato l'album su AppleMusic.
Mentre mi godevo il concerto ho fatto due pensieri.
Claudio deve avere avuto un grande amore impossibile. Di quelli che non finiscono mai.
Tantissime sue canzoni descrivono la fine o il ricordo di una storia d'amore: Così vai via l'ho capito sai...(Amore Bello), Ho girato e rigirato senza sapere dove andare (E tu come stai?), Chi ci sarà dopo di te respirerà il tuo odore (Mille giorni di te e di me), Mangia un po' di più che sei tutt'ossa (Solo), Passerotto non andare via (Sabato Pomeriggio)... e potrei continuare.
L'altra cosa che mi sono chiesta è perché nell'era degli smartphone non ci si gode più nulla. A cena si fanno le foto ai piatti e poi si postano, lo stesso in vacanza e al concerto di Claudio Baglioni. Tutti facevano foto e video (che mai più rivedranno). Ma perché?!
Io non ho che qualche foto ma nonostante le scarpe bagnate e il ritorno a casa alle 2 del mattino...oggi sono felice!

domenica 14 ottobre 2018

La posta del cuore

Sono stata a teatro con la mia amica Simonetta a vedere Lella Costa. Forse dovrei dire ad ascoltare (come si dice quando si va ad un concerto o all’Opera). 
Ascoltare perché Lella ha letto ed interpretato magnificamente le lettere che Natalia Aspesi pubblica nella rubrica Questioni di Cuore che, ormai da un’eternità, tiene sul Venerdì di Repubblica. All’uscita vendevano il libro e Simo me ne ha regalato una copia: è sul comodino, in cima alla pila. Ogni tanto ne leggo qualcuna e sorrido. 
Lella è stata magistrale come sempre, ha interpretato con passione dando un’anima e un accento (anche siciliano!) a quelle meravigliose lettere (chissà che bello che deve essere stato selezionarle tra le migliaia che Natalia Aspesi avrà ricevuto). Abbiamo riso con le lacrime ma ci siamo anche commosse. Il tutto accadeva di domenica sera. Quale modo migliore per iniziare la settimana se non pensando a Tina da Mestre?!

La Posta del Cuore....ho scritto anche un post con questo titolo perché anch’io ho avuto la mia piccola posta del cuore: amiche a cui, in un periodo in cui la mia vita scorreva piuttosto tranquillamente, ho regalato il mio tempo e il mio ascolto. Ed è stato bello. Poi io sono stata meno serena o, come si dice a Milano, un po’ incasinata e ho fatto più fatica ad ascoltare, ad avere la parola e il momento giusto per ognuna di loro. Chi lo ha capito (la maggior parte a dire il vero) ha ascoltato a sua volta ed ha atteso momenti migliori che per fortuna sono ritornati insieme a pranzi, colazioni al mattino presto e, per l’appunto, serate a teatro. 
Quando un’amica ti apre il suo cuore senti di essere al mondo per una ragione!

La Posta del Cuore delle riviste è una cosa che leggo volentieri (io sfoglio le riviste partendo dall’ultima pagina. Sempre.) e che esiste da quando esiste la carta stampata. 
Chi la tiene, da Gramellini su Vanity Fair, a Vittoria Cabello (credo su Grazia), alla mitica Natalia Aspesi, dice di ricevere ancora oggi (seppur raramente) lettere di carta. Che belle!

La Posta del Cuore mi fa tenerezza. Mi sono sempre chiesta perché si scriva ad una rubrica di posta del cuore. Soprattutto quando si scrivono cose personali o intime. Cosa spinge una persona a confidare disagi e persino drammi interiori a una persona che potrà dare una risposta piena di buon senso ma, per ovvi motivi, poco approfondita e breve? 
Si tratta di solitudine? Di disperazione? O forse di vergogna? Ed è per questo che si sceglie un ascoltatore sconosciuto. Si vuole raccontare senza correre il rischio di essere giudicati? Si sa che a volte chi ci ascolta poi giudica aggiungendo altro dolore al nostro. 
Non lo so ma so invece che tiene una rubrica di posta del cuore sente addosso una grande responsabilità e fa una cosa davvero bella. Poche righe scritte con il cuore che donano un sorriso e un po' di serenità. Sembra poco ma è tantissimo.