lunedì 10 agosto 2015

Diversamente originali

Non sapevo....è questo è un segno di stanchezza e di invecchiamento...o semplicemente la cosa non mi interessava particolarmente, che lo scorso weekend si sarebbe celebrato il matrimonio religioso tra Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo. 
Guardando le foto e il parterre di invitati non mi sono stupita più di tanto. Lui è di nobili origini, lei anche ed è pure imparentata con la famiglia Agnelli. È più che normale che non ci sarebbe stato nulla di particolarmente originale. Tutto impeccabile, invitati e abiti glamour, champagne, location incantevole.

Mi chiedevo come mai, tranne che in rarissimi casi, non ci sia mai un guizzo di originalità tra i rampolli delle famiglie blasonate. Per originalità non mi riferisco al look di Lapo Elkann ma al fatto che sposandosi tra di loro questi ragazzi faranno la vita che hanno fatto i loro genitori, frequenteranno gli stessi luoghi e le stesse persone, passaranno da una barca ad una pista da sci...e troveranno tutto questo normale e neanche troppo entusiasmante perché è il solo mondo di 'vivere' (non di divertirsi) che conoscono.

Esplorare mondi nuovi non significa solo viaggiare anche perché se viaggi con il jet privato e vai nel resort esclusivo, puoi essere anche all'altro capo del mondo ma in fondo non avrai fatto un passo. Esplorare mondi nuovi può anche voler dire imbattersi in persone diverse da noi e sol per questo interessanti.

Non dico affatto che chi è ricco, bello e famoso, debba vivere come un poveraccio o che un matrimonio glamour sia anacronistico, dico che tutto è scontato mentre potrebbe non esserlo.

Dico che se Pierre Casiraghi avesse conosciuto all'università Bocconi una delle tante meravigliose ragazze che frequentano l'università grazie ad enormi sacrifici delle famiglie, forse avrebbe capito che esiste anche un mondo di persone che dietro una laurea hanno anni di studio e di rinunce, di case condivise, di (pochi) soldi da gestire perché sono gli unici a disposizione, di scadenze da rispettare perché i genitori non mantengono i fuori corso, di lavoretti da baby sitter per guadagnare qualcosa mentre si studia.

Volutamente non ho fatto l'esempio del ricco e del povero e ho pensato ad una studentessa fuori sede che comunque frequenta la Bocconi, proprio perché non voglio dire che sarebbe giusto che fosse come nelle favole e che cenerentola prima o poi sposerà il suo principe azzurro. Dico solo che se ci fosse un po' più di apertura all'altro, forse questi giovani rampolli si mischierebbero più facilmente alla gente comune. Ci sarebbero più persone che potrebbero beneficiare dei vantaggi che l'appartenenza a  certe categorie comporta (e questo è un principio di uguaglianza) e ci sarebbero più ragazzi curiosi di conoscere mondi nuovi, stupiti di vedere case e famiglie normali, entusiasti di vivere -  una volta tanto - un po' sotto le righe.

Speriamo nelle prossime generazioni....intanto auguri, figli biondi e nomi esotici.


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