lunedì 3 giugno 2019

chi Ti cerca…Ti trova


L’ultimo film di Pedro Almodovar è semplicemente stupendo: poetico e delicato, per nulla volgare (è capitato talvolta) e, se devo fare una classifica (difficilissima perché ne ho amati moltissimi), credo che stia sul MIO podio insieme a “Parla con lei” e “Gli abbracci spezzati” …lo so, lo so, Max mi direbbe: e dove li metti “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, “Tacchi a spillo” e “Tutto su mia madre” ?a lui rispondo che “Tutto su mia madre” era sul podio sino a ieri e che continua a piacermi moltissimo. L'ho visto tante volte che potrei recitarlo io. Gli altri due appartengono ad un Pedro Almodovar sicuramente meraviglioso ma che, personalmente, amo meno.
Antonio Banderas è bravissimo e ha meritato di vincere a Cannes anche se io ho fatto il tifo per Favino sino all’ultimo.
Non sono Fabio Fazio e quindi niente spoiler per chi non l'ha ancora visto…solo un invito ad andare al cinema al più presto.
Il film nella sua ultima parte mi ha fatto pensare a quelle che ogni tanto definiamo coincidenza o casualità. Ho sempre pensato che ci sono delle cose che accadono o che vanno in un certo modo perché devono accadere o perché è così che devono andare. La coincidenza o la casualità non c’entrano nulla.
Ho incontrato Tizio per caso e mi ha detto…stavo per fare una cosa ma poi ne ha accaduta un’altra che mi ha fermato….volevo chiamare Caio per dire una cosa ma poi mi chiamato Sempronio e mi ha riferito una cosa che mi ha fatto cambiare idea.
Potrei andare avanti all’infinito ma non conosco che Caio, Tizio e SempronioJ
Scherzi a parte…pensiamoci. La vita non è un caso e come dice Vasco (miliardi di volte da me citato) tutto ha un senso anche quello che apparentemente non ce l'ha!
PAUSA PUBBLICITARIA
Vasco è in questi giorni a San Siro con sei date consecutive. Tutto esaurito e lui in grande forma. Grande Vasco che si è ripreso e che ancora riempie gli stadi!
 
Non voglio dire che dobbiamo affidarci al caso e aspettare che le cose accadono…assolutamente NO, voglio solo dire che dovremmo riflettere di più e dare più importanza o peso alle coincidenze o alla casualità perché non sempre sono tali. Chissà forse è il nostro angelo custode che ci blocca un attimo prima o che fa andare le cose come alla fine dovrebbero andare.
E tutti vissero felici e contenti? Perché no. La felicità non è un’utopia, dovrebbe essere una costante o quantomeno un’aspirazione tangibile.
Voglio chiudere con una frase (se me la ricordo bene) tratta dall’ultimo libro di Gabriele Romagnoli (La meraviglia dell’ultimo amore). Il vero amore non è quello che ti cerca, è quello che alla fine ti trova. Questo, by the way, ricordiamocelo quando vogliamo giustificare chi non ci cerca o ci ha provato ma non ci è riuscito…vuol dire che non ci ha provato abbastanza. Nulla di più.
 

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