martedì 16 settembre 2014

I nostri ragazzi

Primo film della nuova stagione visto con George in un sabato pomeriggio di questo settembre che si sta rivelando il mese più piacevole di un'estate che non é mai veramente iniziata.
Il film (regista: Ivano De Matteo - con Alessandro Gasmann, Luigi Lo Cascio, Giovanna Mezzogiorno e Barbara Bobulova) è liberamente tratto da un libro di Herman Koch (La cena, ed. Neri Pozza, 2010) e racconta la storia di due coppie della media borghesia romana che si trovano ad affrontare un dramma inaspettato. I figli, due ragazzi adolescenti, hanno picchiato fino al coma (cui seguirà la morte) una vecchia senza tetto sol perché era appoggiata alla macchina elettrica di uno dei due.

Il film, con attori bravissimi è lo specchio di una realtà vicinissima a tutti quelli che hanno figli adolescenti e che sono più o meni colpevoli di averli viziati, di non averli mai veramente responsabilizzati. Di proteggerli sempre e comunque.

Per i genitori di oggi se un figlio va male a scuola è colpa dei professori. Ai nostri tempi era colpa nostra e non si andava alle feste per punizione.

Per i genitori di oggi il fatto che i figli siano spesso maleducati ed indolenti, è normale. È l'età.

I genitori del film fanno di più o pensano di farlo. Si chiedono se sia giusto denunciare l'accaduto quando forse non si scoprirà mai l'identità dei colpevoli. 
Si chiedono se sia meglio insabbiare e fare finta che nulla sia accaduto oppure se sia meglio che i ragazzi paghino per quello che hanno fatto perché solo così cresceranno davvero.

I veri protagonisti del film sono proprio i genitori. I ragazzi per quanto insulsi e disadattati sono la loro espressione. 
Genitori che non hanno tempo, che colmano i sensi di colpa con i regali, che fingono che tutto vada bene anche se il figlio guarda fiction violente e sembra divertito.

I genitori sono i classici genitori d'oggi e oltre ad essere genitori rispecchiano, nelle diverse tipologie, perfettamente la realtà. Gli intellettuali, quelli che con il loro lavoro aiutano il prossimo (il medico e la moglie esperta d'arte) sono in fondo invidiosi della coppia più ricca e apparentemente cinica (l'avvocato con la moglie giovane e carina) che invece si rivelerà la più autentica. Ma dove è scritto che chi fa un lavoro ben retribuito debba per forza essere uno stronzo e dove è scritto che la di lui moglie debba per forza essere cretina?
Da nessuna parte....ma è questo che in fondo si pensa di queste persone. Sempre.

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