domenica 7 settembre 2014

L'altra

Durante le vacanze ho letto un bel libro (non avendo potuto fare la lista dei libri da portare sotto l'ombrellone, farò in un prossimo post - in controtendenza - la lista dei libri da tenere sul comodino).

L'altra, è un romanzo di Elvira Serra (giornalista del Corriere della Sera) edito da Mondadori che tutte le donne single incappate in una storia d'amore con un uomo sposato dovrebbero leggere.
Per sentirsi meno sole, per capire che i 'non posso', ' stasera non riesco', 'ti chiamo quando posso parlare' non li dice solo il 'loro' uomo ma tutti gli uomini impegnati. Perché è così che funziona, purtroppo. Perché un uomo impegnato ha un'altra vita strutturata con un'altra donna (che nel 90% dei casi ha scelto in quanto innamorato) e dei figli. 
Il traditore seriale forse è un più disponibile ma chissà perché, di rado ci si innamora perdutamente di un traditore seriale. 
Non posso qui indagare sui motivi che spingono un uomo sposato a cercare un'altra donna con la quale avere una relazione stabile (magari neanche la cerca).
Posso immaginare che alla stabilità di un rapporto di lunga durata nel quale l'innamoramento non è stato tanto forte da trasformarsi in amore, quest'uomo preferisca (direi giustamente) una storia di amore vero che torni a farlo vivere come un tempo. 
Posso immaginare che l'amore per la moglie non sia stato coltivato a dovere, che ci sia persi lungo la strada. Che non si sia cresciuti insieme.

Credo sarebbe ingiusto dire (soprattutto nei confronti delle donne che stanno dall'altra parte) che un uomo sposato superati i quarant'anni si innamori di un'altra donna per noia o per combattere la monotonia. Credo che si innamori e basta. Senza farsi troppe domande. Quelle arrivano dopo quando la storia si fa più seria.

Ho già detto più volte che il mondo è pieno di uomini liberi. Ci sono però uomini liberi molto meno attenti di quelli sposati. Gli eterni peter pan, per intenderci....

Insomma non c'è una regola ma quello che bisogna fare è cercare il più possibile di evitare le sofferenze. Sapere che la strada che si sta iniziando a percorrere potrà essere anche molto impervia e che il lieto fine non è sempre scontato.
L'amica dell'amica a cui è successo questo o quello non deve servire da alibi per giustificare errori e incaponimenti. È giusto invece sapere che ogni storia è a sè. È giusto sapete che potrà andare bene ma non è detto anzi la statistica dice il contrario.

C'è poi un altro punto di vista interessante. 
Una persona che conosco sta con un uomo sposato da sempre. Lui non si separa (non so perché) e lei non glielo chiede neanche più. Le va bene così. Sostiene che lei ha solo il bello di lui, che la loro storia è sempre una luna di miele e che in fondo il matrimonio e tutti i rapporti stabili diventano monotoni mentre il suo non lo è.

È una terza soluzione in effetti. Devo dire poco scelta dalle donne. Chissà perché ....

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