sabato 10 gennaio 2015

Marocco mon amour

George ed io eravamo già stati in Marocco nel 2010.
Un viaggio bellissimo perché era il primo dopo un periodo pesante per entrambi (in momenti differenti avevamo avuto problemi di salute). Bellissimo perché eravamo in vacanza con i miei genitori. Bellissimo perché abbiamo conosciuto gli amici della società geografica italiana con cui abbiamo fatto tanti altri viaggi stupendi.

Partire da soli però ogni tanto ci vuole. Soprattutto quando si è molto stanchi e bisogna avere ritmi rilassati e, come direbbero i miei colleghi giuristi, ad personam.

Abbiamo deciso di tornare in Marocco perché ci era rimasto nel cuore e volevamo rivedere Marrakech e le altre città che non avevamo visitato. Il primo viaggio è stato più itinerante e avventuroso, questo un po' più stanziale e da 'turisti'. Ma era quello che volevamo.

Abbiamo trovato una formula ideale. Tour con macchina e autista solo per noi (Said e Yousef ci hanno accompagnato per tutto il viaggio), itinerario scelto da noi con poche visite guidate e tanto tempo libero (ci siamo affidati a www.tourinmarocco.com, un tour operator gestito da una ragazza italiana e un ragazzo marocchino, Erika e Idir, che consiglio a tutti).

Città imperiali e costa atlantica in 10 giorni.

Casablanca, Rabat, Meknes, Fes, Marrakech, Essauira e El Jadida....per poi tornare a Casablanca.

Le città del imperiali, si somigliano tutte anche se ognuna ha la sua particolarità.

Rabat ha una Casbah stupenda che sembra un piccolo villaggio greco con case azzurre e porte di legno uniche. Abbiamo dormito in un riad gestito da giovani universitari in pieno centro ma, per certi versi, decontestualizzato. Lo stile del Marocco ma in chiave moderna. Ci tornerei solo per la loro colazione!

A Meknes e a Fes abbiamo girato la città con guide del luogo. Meknes è a mio avviso la più bella delle città imperiali perché è piccola e raccolta e soprattutto non c'è confusione.

Andando verso Fes ci siamo fermati ad ammirare (il termine non è usato a caso!) l'antica città romana di Volubilis, dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Un posto spettacolare!

Arrivati a Marrakech con un passaggio dalle cascate d'Ouzoud, ci siamo presi tre giorni di relax. 
Solo qualche ora con la guida in visita al quartiere ebraico, al palazzo di Bahia e alle tombe Saadiane. Tutti luoghi che non conoscevamo.

Marrakech è bellissima se si evita il suk. Come tutte le città turistiche ha perso un po' di autenticità per lasciare il posto a ragazzi che girano in motorino in mezzo alle persone, a cinture e cappellini di Gucci (li vedono ai turisti e li vogliono!), alla vendita di pochi prodotti veramente artigianali. Insomma sembra in parte finta. Se però si abbandona il suk è una città bellissima e anche elegante. 
Tutta rossa e sempre sotto il sole. Abbiamo camminato a piedi nella città nuova, ci siamo concessi pranzi e cene in oasi di pace e un pomeriggio all'Hammam con aperitivo a seguire.

Ma la vera scoperta è stata Essauoira. È una città piccola e meravigliosa sul mare. La Medina è piena di negozi di artigianato vero. Uno per tutti Histoire de filles - https://www.facebook.com/histoiredefille - gestito da sole donne che vendono prodotti Made in Marocco ma neanche un paio di ciabattine:-)
Passeggiando nella Medina si trovano anche ristoranti con arredamento Vintage gestiti da giovani ragazzi (eh sì sono i giovani a rischiare abbandonando la tradizione o meglio rivivendola in chiave contemporanea), gallerie d'arte, atelier di cucina, crêpes alla Nutella.....e poi se ci si allontana un po' si arriva al porto che sembra un villaggio di pescatori. Insomma un piccolo paradiso in Marocco.

Infine il rientro a Casablanca. Qui vorrei spezzare una lancia. Tutti dicono che il Marocco sono le città imperiali o il deserto. Che Casablanca, a parte la Moschea (che in effetti è solo grande!), non ha nulla da vedere. Secondo me Casablanca è una città bella, piena dì potenzialità, che infatti stanno iniziando ad emergere, e diversa dalle altre. Certo la Medina non è paragonabile alle altre ma la città è altro. È il porto e lo sviluppo economico, è l'arte e la cultura. È troppo trafficata questo è vero ma forse è un segno del fermento.

Siamo appena tornati....neanche troppo stanchi, e stamattina abbiamo fatto colazione con il tea.

Qualche annotazione....

In questo periodo dell'anno in Marocco c'è freddo. Gli interni non sono sempre riscaldati bene e appena tramonta il sole la temperatura si abbassa in un attimo. 

In Marocco c'è un ottimo pane, il cibo è genuino e privo di grassi (un po' ripetitivo ma molto sano), si beve tea alla menta e spremuta d'arancia. Si respira un'aria colorata, profumata e rumorosa.

Ogni città, anche la più piccola si distingue per il colore dei taxi....ne ho visti anche color celeste e verde acqua perché le città sono tante!

Quando torno dai viaggi non mi interessa di ricordare di quel museo o di quel monumento....se viaggiassi per quello mi basterebbe leggere un libro. Mi rimangono i ricordi e le sensazioni.
La sensazione è stata quella di essere un po' fuori dal tempo. In Marocco pochi parlano inglese, le tradizioni sono molto radicate, i negozi sembrano i nostri degli anni 60 e 70 (tranne le eccezioni di cui ho detto), la carta di credito non è diffusa (anche se come tutti i paesi in via di sviluppo è pieno di banche). Tra una città e l'altra si attraversano villaggi la cui strada principale è un mercato, si incontrano asini, mucche e greggi di pecore, bambini che giocano per strada. 
Sembra tutto fermo ma a pochi km il mondo sta cambiando.








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