domenica 16 febbraio 2014

Ma l'hai vista?

Così mi ha detto George quando scherzando (lo giuro scherzavo!) gli ho detto che sospettavo una forte simpatia...tale da poter diventare altro, tra lui e una collega che chiameremo M.
Sembra che questa M. sia una ragazza molto piacevole e che tra lei e George ci siano frequenti chiacchierate sui massimi sistemi, scambio di consigli su letture con annessi regali. E addirittura visite serali in ospedale. Eh sì, mi trovavo fuori per lavoro a Livorno qualche mese fa, quando ricevo la telefonata di George che tutto allarmato mi comunica che M. era stata ricoverata d'urgenza per un problema all'intestino. Non so se per la profonda amicizia che li lega (!) o se per il fatto che Geroge è in effetti un esperto del tema, poiché poverino (ed è l'unico pensiero gentile che in questo momento mi sento di avere nei sui confronti:-) da anni soffre di una malattia cronica proprio all'intestino con la quale ha imparato a convivere anche dispensando consigli a destra e a manca, fatto sta che si è sentito in dovere di andarla a trovare in piena notte. Io con il mio perfetto stile british, ho detto: poverina, salutala tanto da parte mia. Anzi portale un regalo un libro (ne ho appena comprati alcuni) e dille che è da parte mia! 

Per natura sono poco romantica e per niente gelosa. Credo nell'amore (anche eterno se si trova un percorso comune e si decide di percorrerlo insieme!), credo che spesso sia più difficile tenere in piedi un rapporto o un matrimonio piuttosto che farlo finire alla prima difficoltà. Mai nella vita, giuro mai, mi verrebbe in mente di spiare, cercare password, frugare nelle tasche o nel cellulare di George.
Trovo tristissimo arrivare a farlo perché vuol dire che per altri motivi si è già al capolinea. Se un uomo (o una donna) ti tradisce e tu decidi di non passarci sopra, a che serve avere conferme, a che serve umiliarsi ancora. Il sospetto è il segno inequivocabile che c'è qualcosa che non va ed è sul quel qualcosa che bisognerebbe lavorare prima di improvvisarsi Sherlock Holmes!

Sono piena di amici uomini, sia per lavoro che per amicizia, mi è capitato di uscirci a pranzo o a cena e mai mi è venuto in mente di dire a George che sono con un'amica! Il mio migliore amico è un uomo (ciao Max!), è stato nostro testimone di nozze ed è anche un grande amico di George. Mai George si intromette nella nostra amicizia né io mi intrometto nella loro.

Proprio per questo difficilmente mi capita di dire a Geroge: sai Max mi ha consigliato questo libro, sai Max ha questo problema e men che meno scappo in ospedale perché Max è stato ricoverato. Vabbé lo ammetto questo sarebbe difficile considerato che Max vive a 1200 km da noi.
Semplicemente le mie chiacchierate con Max o con qualunque altra amica o amico non sento il bisogno di riferirle.

E allora mi chiedo perché George sente il bisogno di raccontarmi: sai M. (lo so si chiamano tutti con la M., compreso George. È il mio destino!) mi ha consigliato questo libro, ecc.
E soprattutto perché Gerorge ha tenuto a precisare che M. fosse un cesso? Eh sì perché finalmente ieri pomeriggio l'ho conosciuta. È magra, giovanissima e per niente brutta! 
È stata molto gentile e ci ha tenuto a precisare (excusatio non petita.....) che George parla sempre sempre di me! Cosa dice ed in che termini non é dato saperlo.
Comunque cara M. ti vorrei dire che Gerorge non si muove da qua!

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