mercoledì 5 febbraio 2014

Sorridevamo....

Mi è rimasta impressa la frase di chiusura di un film che ho visto una vita fa.....'se guardiamo le vecchie foto ci vediamo brutti, con orrendi cappelli e vestiti fuori moda, ma sempre sorridenti'.
È vero. Quando guardiamo le vecchie foto, soprattutto se foto di feste o di riunioni tra amici, ridiamo pensando a come eravamo tremendi!
Negli ultimi anni però da quando si sta diffondendo a macchia d'olio il culto del Vintange, del recupero delle cose delle nonna, del ritorno alla moda di tante cose che normalmente sarebbero finite nel dimenticatoio, mi capita sempre più spesso di pensare: 'caspita chissà che fine ha fatto quel cappotto' oppure: 'quel maglione sarebbe di gran moda, lo dovrei recuperare...'.

Io sono una patita non tanto della moda, anzi credo di avere un mio stile personale che va al di là della moda, quanto dell'abbigliamento e più in generale di tutto quello che si indossa. Per anni l'ho vissuto come un complesso. Pensavo: ma io sono una persona intelligente e colta, io dovrei pensare ad altro, io non devo fare la parte della frivola. Adesso, poiché tutto il resto continuo a farlo, poiché mi sento tutt'altro che frivola, poiché provare, curiosare, cambiare, e infine vestire, mi rilassa e non fa male a nessuno, ho fatto pace con me stessa. È la mia passione e se risulto frivola chissenefrega! 

La mia non è voglia di accumulare, di avere tante cose o peggio ancora di comprare. Quando sono fuori (e a volte anche a Milano), sono capace di passare ore entrando e uscendo da negozi, che non conosco, senza comprare uno spillo. A me piace guardare e curiosare.
Lo stesso faccio con le persone. A volte sui mezzi pubblici osservo le persone che non si preoccupano proprio di come sono vestite. E in fondo le invidio. Invidio soprattutto chi è a suo agio anche se secondo me è vestito malissimo. 

Trovo che vestirsi in modo originale, fregarsene della moda e del contesto, se non si esagera, sia segno di personalità.

Quando sono entrata nel mondo del lavoro, ad esempio, pensavo che fosse giusto vestirti con tailleur e décolletés. Adesso credo che l'importante sia vestirsi bene e in modo adeguato all'ambiente. E che molto più di un vestito fuori moda o brutto pesi la sciatteria. Chi non si cura di sé stesso é in fondo poco rispettoso di sé stesso ma anche degli altri. Chi dice io me ne frego, sto bene così, sono comoda, ecc. sa perfettamente di essere fuori luogo altrimenti non avrebbe ragione per giustificarsi. Una volta c'era l'abitudine (che molti hanno anche adesso) di cambiarsi a casa. Tanto a casa non ci vede nessuno e possiamo stare comodi (che è diverso da sciatti!) mentre fuori dobbiamo per forza stare in ordine. Secondo me dobbiamo stare in ordine e comodi sempre....fuori e dentro casa. Senza per questo doverci omologare o perdere la nostra personalità.
Il modo in cui appariamo è il nostro biglietto da visita. Certo che poi ci faremo conoscere meglio e apprezzare per le nostre qualità, ma dobbiamo essere accoglienti, invitare chi si relaziona con noi ad andare oltre l'apparenza. L'apparenza solo a volte inganna....nella maggior parte dei casi è solo la parte esteriore di quello che c'é dentro.

Ho avuto tante compagne di stanza da quando lavoro, con tutte sono rimasta in buoni rapporti e spesso anche molto amica. Una di queste era il mio mito perché appunto se ne fregava - solo apparentemente - del look. E poteva apparire trasandata. In realtà era tutt'altro che così ed infatti sono pochi quelli che non sono andati a fondo e non l'hanno conosciuta e apprezzata per le sue stupende qualità di professionista, scrittrice, fotografa e - soprattutto - dispensatrice di perle di saggezza a tutte le amiche!

Adesso che il look alternativo è stato sdoganato con buona pace del tailleur e delle décolletés, che però si possono sempre combinare, mischiare e reinventare, lei sarebbe ed é attualissima. Invece, quando eravamo ragazze, il nostro capo dell'epoca mi diceva nel suo meraviglioso toscanaccio: é un bel tipino se solo si vestisse in modo più sobrio. Ed io l'amavo ancora di più perché pensavo a quanto avrei voluto io (ma con il tempo ci sono arrivata) dismettere quello orrendo tailleur con tanto di fularino (che sembravo Irene Pivetti ai tempi in cui era presidente della Camera) e vestirmi come lei!

Fu stupendo e ancora oggi rido se ci penso, quando si presentò con un tailleur pantalone di velluto rosso/arancio e il suddetto capo le fece gentilmente notare che non era adatto all'ambiente. Qualche giorno dopo nei corridoi del Tribunale abbiamo visto una ragazza vestita in modo simile e lei mi disse: dillo a ....che non sono la sola ad usare questi colori. Solo che io le feci gentilmente notare che la persona che mi indicava non faceva l'avvocato ma l'addetta ai 'giri in tribunale' (in poche parole, il fattorino). E quindi era anche fin troppo elegante.
Abbiamo deciso di non riferire del nostro incontro al capo ma oggi siamo certe che la mia amica e collega non era inadeguata era soltanto avanti! 
Oggi nessuno le direbbe nulla per quel tailleur se non un: 'dove l'hai comprato '?

Nessun commento:

Posta un commento