sabato 4 febbraio 2017

Cambiamento? No grazie

Quando anni fa ho raccontato che avevo un blog una persona mi ha detto: scrivere è bello e molto gratificante ma bisogna cercare il più possibile di trasmettere messaggi positivi solo così avremo chi ci legge con piacere.
Chi mi conosce sa che essere positiva e vedere sempre il bicchiere mezzo pieno è una mia caratteristica per cui non dovrebbe per me essere difficile dire cose positive, anzi...dovrebbe essere la regola.
Il blog però è il mio sguardo sulla realtà...non posso dire (se così non è) che tutto è bello o che tutto è giusto. Naturalmente parlo della mia interpretazione della realtà. Quello che è giusto o bello per me (al pari di quello che è 'brutto' o sbagliato) potrebbe non esserlo per gli altri.
Fatta questa premessa....ieri sono andata al cinema. Ho scelto un film comodo (il cinema è a poca distanza da casa mia e lo spettacolo è alle 21), apparentemente divertente (dal trailer) e - soprattutto- consigliato da un'amica.
Il film è quello di Ficarra & Picone: L'ora legale. Pessimo.
È la storia 'gattopardiana' (anche se il concetto è molto più superficiale) di un paese siciliano (la mia Sicilia!) in cui il Sindaco uscente (un disonesto dispensatore di favori a destra e a manca) non viene rieletto (ma solo perché pochi giorni prima del voto riceve la visita - non di cortesia - della guardia di finanza) e al suo posto arriva un onesto professore vedovo con figlia giovane, bella e piena di ideali.
Il nuovo sindaco ha il volto pulito, un nome elegante (Pierpaolo) e ha il vizio di volere rispettare le regole. Arrivano quindi i vigili a fare le multe, vengono abbattute le case abusive, chiuse le fabbriche con immissioni nocive e in pochi mesi il paese diventa più bello e pulito: il sindaco ha addirittura introdotto la raccolta differenziata!
Premesso che la raccolta differenziata è - a mio modesto parere - una bufala . Nessuno è capace di farla correttamente e sono più i costi dei benefici. A Singapore non si fa...o meglio la fanno gli addetti della nettezza urbana che separano in base a criteri corretti. Hanno capito che è l'unica soluzione!

I cittadini non gli lasciano neanche il tempo di provarci e con la complicità del parroco del paese e dei due cognati del sindaco decidono che se non possono ammazzarlo quanto meno devono costringerlo alle dimissioni.

Poteva essere una favola dal finale forse scontato ma da favola, poteva essere un inno ai valori positivi, alle speranze e ai sogni. Invece è un forma di accettazione di una realtà che non può cambiare perché alla fine i cittadini (anzi no, i siciliani) preferiscono macchine in doppia fila e spazzatura per strada.
Sarà vero? No!

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