martedì 26 dicembre 2017

Come una casa

Ho letto all'aeroporto di Malpensa, davanti ad un'esposizione temporanea, che é casa ogni posto in cui si vuole ritornare. 
Prima di Natale sono dovuta andare per un Day hospital all'Humanitas con mia figlia.
Per i non milanesi, l'Humanitas é un ospedale all'avanguardia sito nella ridente cittadina di Rozzano (Rozzangeles per gli amici!). Per dirla all'inglese in the middle of nowhere.
Niente di grave per G ma sempre un fastidio come tutte le volte in cui ci sono di mezzo ospedali e controlli. Una giornata in ospedale non è mai piacevole. Ma trascorrerla insieme (quando i figli crescono ogni momento è buono per stare insieme:-) é stato un po' più piacevole. Ci sono volte in cui anche se sei grande ci vuole la mamma ❤️
Arriviamo di buon ora con lei alla guida (da quando ha la patente la lascio sempre guidare) e mentre ci rechiamo al primo appuntamento incontro una giovane dottoressa che mi ha seguito anni fa. Ci siamo abbracciate forte. Eravamo entrambe felici di vederci. 
Poi andiamo a fare l'ecografia e anche lì incontro una dottoressa che conosco bene. Per dirla tutta é stata colei che si è preoccupata di approfondire quello che poteva sembrare una schiocchezza e in tempo record ha appurato che schiocchezza non era. Si é avvicinata a noi, ha subito controllato la prescrizione di Giada e mi ha chiesto di farla chiamare quando sarebbe stato il nostro turno. Grazie di cuore!
Poi andiamo al bar in attesa dei primi risultati e incontriamo un caro amico di Messina che lavora lì da sempre, ci fermiamo a chiacchierare, mi chiede di George (si ricordava di averlo visitato una volta) e si ferma con noi per un bel po' fino a quando non deve tornare in sala operatoria.
Finalmente completiamo il nostro giro di visite e controlli e mentre ci dirigiamo all'uscita, incontro uno dei chirurghi che mi ha operato. Si ricorda di me, si ricorda anche che è passato del tempo...per fortuna, dice. E ci salutiamo affettuosamente.
A questo punto G osserva: Certo che qui sei di casa! In effetti! 
Devo ammettere che é un posto che mi infonde serenità. Mi sento sempre nelle mani giuste e sempre contenta di tornarci. Può sembrare strano ma é così. 
I medici che ho incontrato in questi anni rappresentano la vera essenza dell'essere medico. Seri, scrupolosi, presenti e felici, sinceramente felici, di vedere che i pazienti ce la fanno.
E a loro che voglio fare i miei auguri di cuore per un sereno Natale. Il mondo sarebbe più brutto se non ci fossero e sono felice che mia flglia abbia avuto la sensazione di calore che provo io tutt'e le volte che vado a Rozzangeles 😜!

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