venerdì 29 dicembre 2017

E poi c'è Vasco...

Non sono un'esperta di musica, l'ho già detto, ma ho trascorso (e trascorro) la mia vita accanto a persone che ne ascoltavano e ne ascoltano tanta. Papà, poi i miei fratelli e adesso George.
Delle canzoni italiane della mia generazione e di quella precedente conosco tutte le parole a memoria. Preferisco la musica italiana per il motivo di cui sopra: sono stonata come una campana ma mi piace cantare. 
Se si pensa ai cantautori cari prima ai miei fratelli e poi a me c'è sempre un prima e un dopo. Le prime canzoni di Pino Daniele, di Lucio Dalla, di De Gregori ma anche di Vecchioni e poi di Battisti, Baglioni e di Gianni Morandi (I love Gianni) non sono paragonabili al repertorio più recente.
Rimmel, Futura, Luci a San Siro, Napulè sono un'altra cosa. Non c'è storia.
E poi c'è Vasco!
Lo conosco da sempre ma ho imparato ad amarlo grazie a George che ne conosce il repertorio a memoria. Recentemente tornavamo da una serata musicale con dei miei colleghi e in macchina abbiamo trovato un CD di Vasco. Abbiamo cantato a squarciagola fino a casa. La nostra canzone preferita é La nostra relazione, la mia é Un senso. Pare che Bersani l'avesse chiesta come inno del PD che, in effetti, al momento un senso non ce l'ha. 

Ieri sera hanno replicato il concertone di Vasco a Modena e, a differenza della volta in cui è andato in onda in diretta dove Bonolis conduceva interrompendo in continuazione perché bisogna garantire i diretti al DVD che sarebbe stato prodotto, ieri ce lo siamo goduto dall'inizio alla fine. Abbiamo cantato ovviamente e riflettevamo sul fatto che Vasco ha il suo stile e quindi spesso si ripete. A volte é il plagio di se stesso. Usa spesso le parole Va bene e la parola favola ma le sue canzoni sono tutte bellissime, dalla prima all'ultima. Tra due anni ne compirà settanta, ha avuto seri problemi di salute ma la vena poetica non si è esaurita.
È bello restare a Milano tra Natale e capodanno. La città si svuota quasi come a ferragosto. Gli amici sono via e quelli rimasti sono rimasti per lavorare. 
Si può restare a casa al calduccio a cantare le canzoni di Vasco.

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