domenica 7 gennaio 2018

And now it (was) Christmas🎄

E anche questo Natale ce lo siamo tolti dalle palle, come direbbe il Milanese imbruttito (ad onor del vero lo disse il papà cinematografico di Christian De Sica nell’unico cinepanettone degno di nota: Vacanze di Natale dei Vanzina - 1983). 
Ho notato che è stato un Natale più sentito degli scorsi anni. Più addobbi e molte più luci. A Milano si è poi registrata positivamente la scomparsa dei Babbo Natale appesi al balcone. Oggetti orrendi che sembravano ladri, accumulavano polvere e smog ed erano oltremodo ingombranti nei restanti 11 mesi e 10 giorni. 
Chissà cosa gli è accaduto? Mi piace pensare che Babbo Natale 🎅 (the one!) si sia stancato di avere tali e tanto orrende imitazioni e li abbia rubati tutti nottetempo. 
È più probabile però che gli eventi atmosferici li abbiano distrutti e che i loro padroni - in un intervallo di lucidità - abbiano deciso di non sostituirli.  
Ma cos’è che ci ha reso più natalizi e che ci farà impiegare oggi il doppio del tempo a mettere via tutto?

La crisi non è finita...ma forse ci siamo abituati. 
La situazione politica è più incerta che mai ...e anche questa non è una novità. 
A Milano c’è un freddo becco e piove ☔️ spesso e volentieri (il 27 dicembre ha piovuto ininterrottamente per 16 ore). 

Forse sono tutte queste cose insieme o meglio la voglia di non pensarci. La crisi e il freddo ci fanno stare in casa e allora ci piace godere di case natalizie e luminose. 

Domani si ricomincia...senza buoni propositi. 

Buon anno a tutti. 


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