domenica 21 gennaio 2018

Cosa ci stanno a fare quelli che fabbricano i bicchieri?

Lo diceva sempre mia suocera...quando si rompeva un bicchiere. Pare che a sua volta lo dicesse sua madre (la mitica nonna Beatrice che doveva essere un personaggio). Mi ha sempre colpito perché in fondo quello di usare le cose e non fare tragedie se si rompono non dovrebbe appartenere alla cultura di persone anziane come mia suocera o la nonna Beatrice. Ma l'ho sempre ritenuta una perla di saggezza.

Un tempo girava sulle mail (una delle cose positive di whatsApp è che sono finite le catene via mail 😉 una storia in cui si raccontava di un uomo che prelevava dal cassetto del comò della camera matrimoniale una camicia da notte di seta, delicata, raffinata e avvolta in carta di riso. L'avevano comprata lui e la moglie durante un viaggio anni prima. L'avevano scelta con cura e custodita con altrettanta cura nel corso degli anni. Non era stato mai il momento adatto per utilizzarla. Ma adesso quel momento era arrivato. La moglie giaceva morta sul letto e avrebbe indossato la camicia da notte.
Il messaggio che ne seguiva invitava a riflettere su quanto la vita vada vissuta ogni giorno come se fosse l'ultimo. Su quanto non abbia senso conservare per i momenti speciali perché ogni giorno é speciale. 
Non sono una sprecona, non lo sono mai stata. Ho le mani bucate ma sono contraria agli sprechi. Di qualunque tipo: dal cibo che scade perché comprato troppo in abbondanza o senza guardare la scadenza, alle cose acquistate in serie e poi accumulate e infine dimenticate. 

Tratto tutto quello che possiedo con estrema cura e attenzione. Sono ordinata, perché credo che l'ordine esteriore aiuti anche l'ordine interiore, elimino le cose che per vari motivi non vanno più bene e butto senza tragedie le cose rotte.
Però mi godo tutto....non ho mai messo le fodere ai divani, né tantomeno la plastica. Utilizzo i piatti anche belli e non spaiati. Indosso il vestito che ho voglia di indossare adatto alla stagione e occasione. Se mi va di indossarlo e mi fa sentire bene non ci sarà momento migliore.

George aveva una radio (ne ha diecimila perché è un appassionato) che custodiva con particolare cura in una scatola che noi chiamiamo scherzosamente 'la scatola delle cazzate' perché piena di cianfrusaglie elettroniche di George. Non ricordo quando e perché venne il momento di utilizzare la tanto protetta radio e ci accorgemmo che all'interno era scoppiato il condensatore (ho chiesto adesso a George😜. È andata buttata ovviamente.
In fondo come diceva la nonna Beatrice che ci sono a fare quelli che fabbricano le radio? Se non ci fosse George avrebbero meno lavoro ma questa è un'altra storia.

Usiamo tutto e subito oppure non compriamo (non vi capita mai di pensare di acquistare una cosa e poi di dimenticarvene?) 

La vita è una, è speciale tutti i giorni perché noi siamo speciali e il momento giusto è adesso.


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