domenica 30 settembre 2018

Di che segno sei?♎️

Questo è il mese della Bilancia. Io sono nata a settembre e sono una VERA Bilancia.
Amo il bello e l'equilibrio, cerco sempre di mediare, faccio fatica a schierarmi (il che non è sempre un pregio) perché trovo cose positive in entrambi gli schieramenti, sono onesta e odio le ingiustizie. Mi fanno proprio stare male.
Ovviamente ho elencato solo quelli che penso siano pregi. Ho anche mille difetti arcinoti a me stessa e a chi mi conosce bene.
Il segno zodiacale secondo me ci rappresenta abbastanza non è la stessa cosa dell'oroscopo del giorno anche se tutti, se ci capita, lo leggiamo. Alzi la mano chi, trovandosi a sfogliare una rivista, non dà una sbirciatina all'oroscopo. 😉
Su ioDonna della scorsa settimana c'era una bella storia sul segno del mese: la Bilancia, appunto. 
Il protagonista era un uomo della Bilancia che per tutta una vita si era lasciato sopraffare dagli eventi (é tipico della Bilancia non prendere decisioni con facilità). La moglie lo tradiva, lui lo sapeva e tutto scorreva. Passa il tempo e lui, come tutti in età matura, inizia ad occuparsi un po' più di se stesso, inizia a volersi più bene e, a poco a poco la moglie, percepisce il distacco, e torna vicina, lo tradisce meno fino a smettere di farlo. Ma nel frattempo lui è lontano, si è innamorato di un'altra e quando la moglie gli chiede: ti vedo strano. Cosa succede?! Lui risponde: si chiama Francesca e vive a Bari.

Il senso della storia credo fosse che la Bilancia tende all'equilibrio, aspira alla perfezione, desidera ardentemente la serenità ma fatica moltissimo. Fatica a trovare un equilibrio, non è mai perfetta ed è spesso inquieta. Tutto questo la porta ad essere infelice, a sapere bene (benissimo) che le cose si possono cambiare ma a fare una fatica enorme a cambiarle. 
Però le bilancine (ho sempre pensato che sia un segno femminile forse per il genere o forse per l'estetica esasperata) e anche i bilancini, a quanto pare, ci stupiscono, escono alla distanza. Trovano la forza che per lungo tempo hanno creduto di non avere.

Mi sono ricordata sorridendo che quando George ha compiuto cinquant'anni (o comunque quando era più vicino ai cinquanta che ai quaranta) ha iniziato ad acquistare sneakers e felpe colorata e a stare più attento al look. 
Una volta gli ho chiesto: come si chiama? E lui: Lia Campione. 😜

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