domenica 11 novembre 2018

La giusta distanza

La mia vista ha continuato a peggiorare sino a poco tempo fa quando ero molto più che ventenne e anche molto più che trentenne...e potrei andare avanti.
Mi hanno spiegato che la teoria secondo la quale la miopia si fermerebbe ad una certa età non vale più adesso che si è inesorabilmente ridotto (o meglio dire accorciato) il campo visivo.
Non guardiamo più orizzonti, tramonti e distese e neanche lo schermo del cinema o il palcoscenico di un teatro.
Guardiamo il tablet o lo smartphone o 'attraverso' lo smartphone. Alzi la mano chi si gode un tramonto sulle dune senza preoccuparsi di fotografarlo o chi va ad un concerto senza fare foto e filmati. Al cinema poi si va sempre meno perché si preferiscono le serie TV su Netflix (e quindi sul tablet).

Ogni tanto la sera in metropolitana alzo lo sguardo e vedo solo persone con il capo chino sullo smartphone. Qualcuno ha il tablet, magari legge un libro o guarda un video ma nessuno parla con qualcun altro. Se si sente una voce è di chi parla al cellulare.
Siamo più isolati? In fondo no. Attraverso i social siamo aggiornati in tempo reale su mode e tendenze e anche su fatti di cronaca.
Non siamo isolati dal mondo ma siamo isolati da noi stessi, da chi ci circonda e dai nostri pensieri.
Se abbiamo lo smartphone a portata di mano è più forte di noi: DOBBIAMO GUARDARLO!
Siamo continuamente distratti da notifiche, chat e beep.
In fondo siamo anche un po’ maleducati.
Se qualcuno legge in metropolitana e io seduta accanto urlo al telefono, sono maleducata.
Se al ristorante guardo messaggi e non ascolto chi mi parla, sono maleducata.
Se in riunione mi faccio i fatti miei e non seguo do una pessima impressione.
Insomma lo sappiamo tutti ma continuiamo a farlo.

Si stava meglio quando non c’erano i cellulari? Ovviamente no. La tecnologia è sviluppo e avanguardia e non ha senso dire: come facevamo prima? Non facevamo e adesso facciamo!

Il punto a mio avviso è trovare la giusta distanza. Tornare a pensare e a guardare albe e tramonti.

Io per esempio ho deciso che se esco a cena con George, se vado a casa di amici, a fare una passeggiata o al cinema lascio a casa il cellulare. Certo ho una figlia grande e so che se ci fosse un urgenza potrebbe sempre raggiungere George.
Chi non può farlo perché magari ha figli piccoli o genitori anziani potrà sempre trovare altri modi. Fare un’oretta di pausa al giorno, non guardare il telefono dopo le 21 durante la settimana quando i figli sono a casa e tanto altro. 

Che bello sarà godersi un libro o un film senza beep.

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