domenica 13 gennaio 2019

Tac!

Nel meraviglioso film di Tornatore, La leggenda del pianista sull'oceano, tratto dall'altrettanto meraviglioso libro di Baricco, Novecento (non stiamo a pensare se sia più bello il libro o il film...sono diversi ed entrambi bellissimi e appaiono diversi e diversamente belli a chi legge e a chi guarda. É questa la magia), quando il protagonista decide di lasciare la nave, il narratore paragona la notizia improvvisa e inaspettata ad un quadro che cade. 
Un chiodo che smette di sostenere un quadro lo fa per tanto tempo ma poi, senza avvertire, un giorno qualunque uguale o diverso dagli altri, TAC!, cade senza avvisare. E tu ti chiedi perché....se fino a pochi minuti prima reggeva il quadro come aveva sempre fatto?
Magari questo momento non arriva mai perché cambieremo posto al quadro prima che cada o perché cambieremo casa. Ma se arriva la domanda è sempre la stessa: perché adesso?

È così anche nella vita. Ci sono rapporti o situazioni che vanno avanti uguali a se stesse per tempi lunghissimi e poi d'improvviso accade qualcosa, il TAC!, che senza avvertire e senza dare spiegazioni, fa sì che queste situazioni o relazioni (che il più delle volte non andavano bene già da prima) cambino o si rompano inaspettatamente e per sempre.
A volte siamo il TAC! parte da noi stessi ma noi stessi non sappiamo spiegarci perché, se fino a quel momento ci andava bene (ma ci andava bene veramente?) adesso non va più bene o dove abbiamo trovato la forza di fare una cosa che volevamo fare da tempo pur non essendo cambiato apparentemente nulla (apparentemente, appunto).

Nelle relazioni o nelle situazioni potremmo dire che il TAC! è la goccia che fa traboccare il vaso....apparentemente tutto é uguale ma c'è una cosa, un episodio (magari accaduto mille altre volte) che ha su di noi un effetto diverso o che viene percepito diversamente perché siamo diversi noi.

Non voglio dire che bisogna accettare supinamente, voglio solo riflettere sul fatto che tante volte discussioni estenuanti o prese di posizione che poi non si riusciranno a mantenere, ci lasciano solo frustrazione.
Magari basterebbe avere un po' più di distacco per potere essere pronti a sentire il TAC!

La notte prima di partire per le vacanze di capodanno, George ed io ci siamo svegliati perché abbiamo sentito cadere qualcosa... George si è alzato, ha girato un po' per casa ma sembrava tutto in ordine. Non ce ne siamo più curati e siamo partiti. 
Al rientro trovo un tappo di bottiglia sul mobile della cucina. Penso che chissà forse era lì dalla sera della vigilia di Natale e lo butto via...il giorno dopo George, intento a preparare un ragù (cosa di cui in effetti sentivamo il bisogno dopo le mangiate dei giorni precedenti), prende una bottiglia di vino e mi dice: ma che strano é aperta. 

Evviva!!! Scoperto il mistero: il rumore notturno era il tappo che, ovviamente senza avvertire, era scappato dalla bottiglia, finito chissà dove, ritrovato da Cely da qualche parte per terra e poggiato sul mobiche della cucina dove infine l'ho trovato io 😉😉😉

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