domenica 5 maggio 2013

Ma perché?

Ma perché ci sono donne belle e intelligenti, realizzate sul lavoro, economicamente indipendenti e colte che cercano il principe azzurro?
Non lo so se la vita sia più bella in due o da soli. Ma credo non sia questo il punto.
È senz'altro vero che l'amore è una componente fondamentale (e principale) dell'esistenza di ciascuno e che, se sia ama qualcuno veramente, è bello e giusto investire in quell'amore e pensare di volerlo fare per tutta la vita.
Tutto giustissimo.
Questo però vuol dire incontrare una persona al momento giusto. Una volta una persona che stimo molto mi disse: l'amore è un passaggio. Non esiste qualcuno a cui siamo destinati ma esiste qualcuno che passa nella nostra vita proprio nel momento in cui siamo pronti ad accoglierlo e viceversa. Mi piace molto perché in questo c'è la spiegazione del perché tante storie neanche iniziano o altre finiscono troppo in fretta. Perché in quel momento o periodo i soggetti coinvolti non stanno guardando nella stessa direzione e non stanno cercando nell'altro o in un ipotetico altro quello che l'altro in carne ossa può e vuole dare.
Tornando al punto io credo che se una cosa non è accaduta è perché noi stessi non abbiamo voluto che accadesse.
Traduzione per le donne di cui sopra. Se il principe azzurro non è arrivato, se ci troviamo belle, indipendenti e colte ma non sposate, non soltanto non è un dramma ma è anche una scelta, magari inconsapevole ma è una scelta. Se andiamo a cercare nei meandri della nostra memoria di vita vissuta troveremo senz'altro quell'esperienza che è andata in un modo anziché in un altro e capiremo anche che dietro quel modo (quello in cui è andata) c'è il nostro zampino.
Tutto questo deve essere vissuto come una conquista perché ogni cosa che è frutto di una scelta è una conquista e non deve e non può essere sprecato dietro uomini sposati, che non hanno nessuna intenzione di separarsi e che spesso fanno promesse non richieste per il solo e sadico gusto di sentirsi adorati e adulati.
Julia Roberts in Pretty Woman disse che lei Richard Gere lo usava solo per il sesso. Brava!
Se si decide, per qualsiasi ragione, di volersi accompagnare ad un uomo sposato bisogna sapere che è lui fortunato a stare in nostra compagnia e non viceversa, non bisogna aspettarsi né chiedere nulla, non bisogna pensare a quella - eccezione che conferma la regola - amica dell'amica che è riuscita a farlo separare (probabilmente si sarebbe separato lo stesso) e adesso vive con lui. Può succedere per carità ma non è la regola.
La regola è invece che tutte ci cascano come pere cotte pur essendo bravissime a dispensare consigli alle amiche quando non è il loro turno.
Ci sono miliardi di uomini non sposati che si possono usare per il sesso e anche per molto altro ma se proprio si decide di seguire l'istinto (masochista) e di sceglierne uno impegnato, bisogna sapere che c'è un'altra che è passata prima, che la vita è una e non va sprecata a guardare il display di un cellulare.
Ci fa promesse? Deve fare fatti non promesse perché nella vita conta quello che fai non quello che dici!
Ha detto che si separa? Non basta. Lo ha fatto? No.
Forse questo weekend è libero? Noi abbiamo già un impegno.
Forse stasera si libera? È troppo tardi.
Ragazze la vita è una e non è neanche troppo lunga. Non sprechiamola e cerchiamo di amare noi stesse prima degli uomini impegnati.
E soprattutto chiediamoci sempre: ma perché?

Ps George mi ha appena fatto notare che questo tema l'ho già trattato. È vero ma mi andava di ritrattarlo.

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