giovedì 26 dicembre 2013

La valigia sul letto...

Quella di un lungo viaggio, direbbe Julio. Colui il quale ha procurato danni che ancora si ripercuotono su una generazione di donne apparentemente emancipate, da quando ci ha convinto tutte che sì l'uomo tradisce ma tradisce a metà!
Ma non divaghiamo. La valigia sul letto è la mia. Trattasi di trolley di colore rosso che devo accuratamente riempire per passare 8 giorni di vacanza tra temperature comprese tra 18 e 0 gradi!

Come per il cambio di stagione, la valigia per le vacanze per me è un rito.

Inizio mentalmente giorni prima, butto giù qualche lista, che sistematicamente non rispetto, e poi il giorno prima di partire la preparo. Oggi poi è anche un giorno di festa, fuori piove che Dio la manda (come dicono a Milano) e quindi la valigia proprio non poteva aspettare.

Si inizia individuando un tema o un colore base che dovrà essere presente in tutto il guardaroba. E sì perché se di sta fuori una settimana è meglio portare solo un paio di scarpe, al massimo due, una borsa e, sicuramente, un solo cappotto (per questa volta io ho deciso che il colore base sarà il mio adorato blu! Questo perché lo scorso anno ai saldi ho comprato un loden blu che voglio sfruttare).

Poi si passa con il mettere sul letto tutto quello che si vuole portare. Conviene mettere tutto sul letto e non direttamente in valigia perché solo così si avrà una visione d'insieme e si eviterà di dimenticare qualcosa. Qualcosa andrà poi sicuramente eliminata proprio perché, per questioni di spazio e di praticità (v. sotto), non si può portare tutto.

Senza dimenticare che (i) ogni maglione ha bisogno di una camicia o maglia da mettere sotto; (ii) ogni pantalone ha - quasi sempre - bisogno della sua cintura; e (iii) ogni gonna di un paio di collant in tinta.

Regole base:
- cercare di portare cose che si possono indossare - magari in combinazioni diverse - almeno due volte;
- non portare maglioni troppo pesanti, sia perché ingombrano e sia perché in vacanza si cammina molto e si rischia di avere caldo;
- abbondare in calze e biancheria intima (è vero si possono sempre comprare ma io all'estero,  soprattutto con le taglie, mi confondo);
- sfruttare gli angoli per cinture, foulard, calze, ecc.
- la vacanza non è miniera per cui non bisogna portare cose che non ci piacciono solo perché dobbiamo sfruttarle! Forse se proprio non ci piacciono dobbiamo prendere il coraggio a due mani ed eliminarle.  

Si comincia dal fondo con calze, pigiami e maglioni, poi si mettono i pantaloni e le gonne; meglio piegarle il meno possibile e mettere in mezzo un maglione o qualcosa di morbido, in modo che non si formino pieghe visibili (lo stesso vale per i vestiti). E infine le camicie.
Se si riesce, scarpe di ricambio, ciabatte e cose da bagno  andrebbero messe in un'altra piccola borsa, altrimenti anche per questi vale la regola degli angoli!

Dovrei odiare fare la valigia perché la mia adolescenza è stata caratterizzata da un solo grido: Lia, la valigia! Era papà che pur vivendo a Palermo quattro giorni la settimana ed essendo un viaggiatore sia per lavoro che per passione, le regole di cui sopra non le ha mai volute imparare. E quindi chiedeva aiuto a miss valigia,'68, ovvero la sottoscritta.

Ps dove vado? A casa a Messina e poi qualche giorno a Parigi!

2 commenti:

  1. la valigia sul letto quella del signor biagio..... con la mente torno indietro di circa 34 anni ti ricordi la cantavano andrea pippo giammillaro e guido noi ascoltavamo e commentavamo " che zalli" che emozione trovare per caso il tuo blog dopo tanti anni ho l'opportunità di parlarti (ovviamente se ti fa piacere) forse non hai capito chi sono o forse si con affetto mariacarla

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  2. Ciao, ma che piacere!
    non riesco a smettere di ridere pensando a quanto mi hai scritto su quegli zalli, appunto!
    certo che mi fa piacere se mi leggi e commenti...molto piacere.
    un abbraccio e buon anno e scusa il ritardo ma dal 28 al 7 sono stata in vacanza e non ho controllato.

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