sabato 8 marzo 2014

Allacciate le cinture

Perché questo titolo? è stato chiesto a Ferzan Ozpetek. Perché ogni vita ha le sue turbolenze e arriva per tutti il momento in cui bisogna allacciare le cinture.

Con questo film Ozpetek è tornato (grazie!) ai suoi temi preferiti: l'amore e l'amicizia. Amore e Amicizia con la A maiuscola che sono importanti sempre ma diventano fondamentali quando bisogna affrontare un grande dolore, quando bisogna darsi forza.

È un film pieno (anzi direi strapieno) di sguardi e di silenzi. Che lasciano allo spettatore il tempo per riflettere, sorridere, commuoversi e immaginare. Anche il finale è aperto all'immaginazione e al desiderio dello spettatore di vedere o di non vedere il lieto fine.

È stato bellissimo vedere i capannelli di amici che si sono formati all'uscita del cinema. Ciascuno dava la propria interpretazione e il proprio punto di vista su ruoli e personaggi. Grande Ferzan, missione compiuta!

I personaggi sono come al solito azzeccatissimi (tutti!) compreso il povero Francesco Arca che è stato criticato perché avrebbe detto poche battute (non è un film basato sui dialoghi ma su sguardi e silenzi) perché non sarebbe stato al livello degli altri. Non doveva esserlo da copione, quindi se è stato spontaneo buon per lui, se ha recitato vuol dire che è pure un bravo attore.
A me è piaciuto il suo ruolo soprattutto nella seconda parte del film...quella in cui affronta, a suo modo, il dolore della moglie. 
Mi ha fatto ricordare e riflettere sul fatto che quando si ammala qualcuno che amiamo la prima reazione è di paura, poi di impotenza e infine di incazzatura. Si vorrebbe essere lì a dare coraggio ma invece si lascia capire, anche con reazioni strampalate e incomprensibili ai più, ma non al malato, che si è fottuti dalla paura. Il vero coraggio alla fine se lo danno i malati anche grazie alla paura degli altri. I malati sanno che questa paura è amore e l'amore dà la forza.

Il film parla di una malattia: la mia. Ho anche un po' pianto e George mi ha tenuto la mano tutto il tempo.
È stato bello però ricordare quel periodo e tutti quanti mi sono stati vicino: la mia meravigliosa famiglia, le amiche, i colleghi. 

Abbiamo allacciato le cinture - tutti insieme - e la turbolenza è stata brillantemente superata!

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