domenica 16 marzo 2014

Si viaggiare....sui mezzi pubblici

Viaggiare sui mezzi pubblici a me piace. Perché non so usare il motorino e trovo che la macchina ti faccia arrivare già stanco e nervoso prima ancora di cominciare la giornata.
Certo il discorso cambia se si devono percorrere tratti molti lunghi, se si devono cambiare più mezzi, se piove e fa freddo. Mai mi sognerei di dire, per il profondo rispetto che nutro nei confronti di tutti i pendolari, che in quel caso è bello.
Dico solo che a me piace prendere il tram, guardare fuori dal finestrino, non avere l'ansia del parcheggio, pensare ai fatti miei o (questo mi diverte moltissimo) immaginare le vite degli altri.

A Milano l'azienda dei pubblici trasporti si chiama ATM come a Messina. Ma ovviamente sono due mondi a parte. Sebbene lamentarsi sia lo sport più praticato in Italia, io dico che - nonostante le lamentele - il fatto che i mezzi di trasporto pubblico a Milano funzionino sia un dato inconfutabile e chi lo nega non é mai stato a Messina :-)

ATM poi è un'azienda pop con tante iniziative utili e divertenti, GuidaMI, il servizio di carsharing, BikeMI (mi chiedo perché non pedalaMI, visto che siamo in Italia), il servizio di noleggio bici in città, ATMosfera, la cena a lume di candela sul tram (lo so è una zallata ma prima o poi la proverò), GiroMI, il servizio on line che permette di trovare i mezzi da prendere per raggiungere un determinata meta, e tanto altro. 

L'altra mattina ho preso l'autobus sotto casa (lo faccio quando la sera devo uscire con George e ci troviamo in centro) e mi sono imbattuta in 3 persone, DICO 3, che facevano domande ai passeggeri delle 8 del mattino, del seguente tenore: scusi lei dove scende? Il biglietto dove lo ha comprato?, quando scende poi prende un altro mezzo? (Questa era la domanda più idiota considerato che l'autobus nel quale i 3 intervistatori si trovavano è solo un collegamento con la metropolitana e quindi alle 8 del mattino chi lo prende la fa al solo scopo di raggiungere la metropolitana dove l'autobus fa capolinea; l'alternativa sarebbe restare sull'autobus e tornare a casa. Possibile, per carità, ma direi un tantino più raro:-).

Domande del tipo: questo mezzo lo trova comodo? È puntuale o è spesso in ritardo? Ci vorrebbero più corse? non sono state prese in considerazione nè dagli intervistati e nè dagli intervistatori.

L'altra sera ho chiamato il numero verde ATM e una voce registrata mi ha dato tutte le info del mondo tranne quella che volevo io. L'opzione 'parlare con un operatore' non è contemplata da ATM.

Allora mi è venuto spontaneo chiedermi se, considerato l'alto livello delle domande poste ai viaggiatori e la gentilezza dei modi, non si sarebbe potuto valutare di chiedere ad uno dei 3 intervistatori nei quali mi sono imbattuta di rispondere al call center e dare le informazioni di cui i cittadini hanno veramente bisogno.

Cara ATM sarai anche pop....

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