martedì 4 marzo 2014

non l'avevo detto ....ma l'avevo scritto!

Riporto uno stralcio di un mio post di giugno:
 
"L'altra sera pensavo di andare al cinema ma ho dovuto desistere perché praticamente dappertutto davano La grande bellezza e io lo avevo già visto.

La grande bellezza è Roma. E l'ho trovato un film bellissimo. Non c'è una storia avvincente né toccante ma le continue feste, i personaggi e gli accadimenti surreali fanno riflettere sul vuoto che ci circonda. Sulla vacuità di certe vite. Sull'inutilità di certe conversazioni. Il protagonista (un Tony Servillo sempre meraviglioso) lo ha capito e sconfigge tutto con distacco e ironia.
A 60 anni ha capito che si può permettere di dire quello che pensa: stupenda la descrizione fatta all'amica radical chic di quello che lui pensa lei sia veramente; bellissima la fuga dalla bella e stupida miliardaria accompagnata da una frase che tutti dovremmo recitare come un mantra: ho deciso che non voglio più fare quello che non mi va di fare.
A 60 anni può permettersi di commuoversi, di prendersi gioco di sé stesso e degli altri: meravigliosa l'intervista alla sensitiva figlia dei fiori (mi dica cos'è una vibrazione?).

A lui basta l'alba di Roma!"
 
Paolo Sorrentino ha ringraziato Fellini, i Talking Heads, Maradona, gli attori del film e la sua famiglia. Io ringrazio lui perchè è un grande regista che spazia da capolavori come Il Divo a This must be the place e che con la Grande Bellezza ci ha regalato risate (Buccirosso, mitico!!) e albe meravigliose. L'Oscar non è più il premio di una volta perchè ormai di premi ce ne sono molti altri e tutti prestigiosi. Il vero premio per un regista è il pubblico, è l'essere convinto di avere fatto un bel lavoro ed avere il riconoscimento che questo lavoro merita.
Il regista è forse uno di qui pochi mestieri in cui davvero la passione si trasforma in lavoro e poi in arte...e io dico grazie a chi tiene vive le proprie e le altrui emozioni!

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