lunedì 17 aprile 2017

Sto diventando vecchia....

Succede sempre a chi è bravo all'università e in corso con gli esami di ricevere richieste di consigli da amici più giovani o figli degli amici di famiglia ancora più giovani. Io all'università non solo ero bravina ma anche piuttosto secchiona e in regola con tutti gli esami. Mi piaceva dare qualche consiglio.
Ricordo che tempo fa a Latina (ero lì per una causa) ho incontrato l'adorata nipotina di un caro amico di papà che mi aveva chiesto anni prima aiuto sul piano di studi. Era identica a come la ricordavo solo faceva il magistrato e nei 15 minuti che abbiamo chiacchierato si saranno avvicinati altrettanti ossequiosissimi colleghi: buongiorno dottoressa posso offrirle un caffè?


Poi mi sono laureata e sono venuta a vivere a Milano (è preistoria, lo so) e ho continuato a  ricevere richieste di consigli da chi da Messina voleva tentare la stessa strada o, meglio dire, sorte. Venire a Milano, trovare uno studio, ecc. Qualcuno lo ha fatto: carissimi amici come il mio adorato Antronio adesso vivono qui e se con qualcuno di loro sono servita da apripista ne sono felice.


Adesso però è arrivato il peggio. Non sono più i colleghi coetanei o più giovani a chiedere consigli ma i figli dei miei coetanei o persone poco più grandi. Ragazzi che non avevo mai visto prima e che riconosco solo perchè sono identici ai loro genitori. Hanno 20 anni meno di me e in molti casi posso dire che li ho visti nascere!


Ricordo Giuseppe, il mio messinese preferito, che ha iniziato a lavorare -ormai più di 8 anni fa- nel mio stesso studio: non ci conoscevamo e non l'avevo mai visto se non forse quando lui era piccolissimo e io già all'università. Papà era venuto a sapere dai suoi genitori che era stato preso come praticante da noi (non lo sapevo...perchè eravamo oltre 100 e negli anni si era persa la bella abitudine di mandare la mail che annunciava i nuovi arrivati). Mi è sembrato stranissimo comporre il suo cognome sulla tastiera del telefono e sentirmi rispondere con una voce simile alla mia...poi è sceso e sono riumasta letteralmente senza parole...era identico a suo padre o forse a suo zio. Comunque aveva un'aria di famiglia!


Potrei andare avanti con Ida (identica a sua madre), con Francesco (copia del padre), Andrea (figlioccio di mio fratrello Guido, biondo e sorridente come deve essere stato suo papà da bambino), Giuliana, riccia come la mamma, che è venuta a trovarmi pochi giorni fa.
Le ho dovuto chiedere più volte quanti anni avesse perchè non ci credevo: 28! Giuro che pensavo fosse ancora una bambina...
E invece gli anni passano e questi ragazzini che ho visto nascere sono tutti giovani avvocati. C'è chi vive a Londra, chi cambia lavoro perchè riceve un'offerta migliore, chi si sposa...


Io probabilmente non sono più adatta a dare consigli perchè non ricordo come si fa a trasferirsi a Milano, iniziare una nuova vita e cercare uno studio ma continuo a fare tante chiacchierate e a non perderli di vista.


Diciamo che non sono vecchia...ho esperienza:-)

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