lunedì 9 luglio 2018

Ma come si permette?!?

Cristina, la moglie di mio fratello Guido e quindi tecnicamente mia cognata, è una vera appassionata (e anche intenditrice) d’arte.  Avrà visto migliaia di mostre e altrettanti musei. È in grado di dirti se la mostra in programma alle Scuderie del Quirinale è la stessa fatta due anni prima a Lubiana, chi è il curatore e quali altre mostre ha curato negli ultimi due anni.
Ora io, se paragonata a Cri, sono una totale ignorante ma, nel mio piccolo, prima grazie a mio padre che mi ha trasmesso la passione e adesso grazie a George con cui continuo a condividerla, avrò visto centinaia (non migliaia!) di mostre e musei...dalla pittura, alla scultura passando per la fotografia, che ultimamente è il mio genere preferito.
Con George abbiamo girato l’italia in lungo e in largo prima in macchina e adesso con le frecce di Trenitalia. Abbiamo visto mostre sopravvalutate e piccole meraviglie.
Abbiamo dormito in B&B dappertutto e scoperto ristorantini, acquistato cataloghi e poster (li abbiamo tutti incorniciati e abbiamo la nostra piccola mostra sul pianerottolo di casa 😊.
Alle mostre ci vado anche con amiche, colleghi (Michele ti ricordi le nostre serate culturali?) e spesso da sola, soprattutto se sono in trasferta per lavoro. Ricordo un meraviglioso Van Gogh visto alle 10 del mattino al Museo di Santa Giulia di Brescia e una stupenda Frida Kahlo alle scuderie del Quirinale all’ora di pranzo di un giorno feriale tra un’udienza e una riunione.
Insomma non sono Cri ma tra me e una che l’arte non sa neanche dove stia di casa c’è una certa distanza.
Non è moda (chi mi conosce sa che lo faccio da quando ero quasi una bambina) ed infatti ci sono miliardi di cose che vanno di moda che non mi vergogno a dire che non faccio né voglio provare (mindfulness uno fra tutti 😉😉). Preferisco le mostre ai concerti, mi rilassano più di una seduta di yoga (altra cosa che non mi vergogno a dire che non faccio) e mi è capitato moltissime volte di entrare a vedere una mostra per caso mentre passeggiavo con George o da sola.

Sabato pomeriggio mi trovavo a Como. Con George avevamo riservato un tavolo per la cena in un ristorante nel quale saremmo andati per la prima volta (consigliato a George da un collega) e ci siamo passati davanti per vederlo da fuori mentre passeggiavamo per il centro in attesa della cena.
Di fronte al ristorante c’era una mostra o qualcosa di simile e la persona all’ingresso ha detto a George che se voleva poteva entrare. Lui le ha indicato me facendole intendere che era lì per aspettare me che stavo sbirciando il menù. Questa ‘cretina’ lo guarda e gli dice, rivota a me: si vede che preferisce il menù all’arte.
Mi sono girata, l’ho fulminata con lo sguardo e le ho detto: ma come si permette?
Lei ha detto che era una battuta.
Una battuta? Ma quindi è normale dare dell’ignorante a una persona che non si conosce e poi dire che è una battuta?
Anche se io non sapessi distinguere Picasso da Andy Warhol, anche se non sapessi chi sono costoro, ci sono limiti che non si possono superare.
By the way la cena è stata ottima, della mostra non ho idea 😂😂😂



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