lunedì 16 luglio 2012

Dove sono i genitori?

In una calda serata estiva di città sono andata a vedere '17 ragazze' un film di Delphine e Muriel Coulin (titolo originale 17 Filles, Francia 2011).
È la storia (vera) di un gruppo di adolescenti che, per imitare la leader del loro gruppo di compagne di liceo, decidono di restare incinta tutte contemporaneamente e di portare avanti la gravidanza, in modo assolutamente scriteriato, tra fumo e alcol. La ribellione delle ragazze causa scompiglio nel liceo e nella cittadina in cui vivono.
Il finale è amaro come tutto il film, in cui le giovani ragazze combattono la noia trascinandosi da un pub ad una festa o contemplando il soffitto delle loro camerette.

Il film ha suscitato in me e nell'amica con cui sono andata al cinema reazioni diverse (oltre ad una fame atavica perchè eravamo entrambe arrivate al cinema reduci da una settimana pesante e senza avere avuto il tempo di mangiare qualcosa!).
Lei ha ricordato l'adolescenza e le dinamiche che si creano nei gruppi di amiche: tutte soccombono ad una leader che si autoelegge tale, solo perché ha una personalità più spiccata delle altre o perché in fondo è una debole e si protegge grazie al cordone creato dalle altre.
Io ho pensato a Giada e mi sono chiesta cosa pensa e  - soprattutto - cosa fa quando è nella cameretta; ogni tanto sbircio e vedo che legge, ascolta musica, comunica attraverso facebook e whatsapp. Insomme le cose che si fanno alla sua età.

Penso che lei ed io per motivi diversi stiamo attraversando una fase delicata della vita. Lei non è più una bambina ed io non sono più una ragazza!

Quello che però mi ha veramente colpito del film è stata l'assenza, anzi la totale latitanza delle famiglie.
Ma dove sono i genitori delle adolescenti? Ancora impegnati a fare finta di essere giovani, convinti che nelle quattro mura della cameretta ci siano ancora dei bambini?
Perché spesso non ricordano quanto è stata dura l'adolescenza per loro e non provano magari a dialogare (vabbè dialogare con un adolescente è praticamente impossibile ma si può provare a scambiare qualche parola ogni tanto!) con i loro figli o a fare qualcosa insieme?

Nel film gli unici genitori che hanno avuto un ruolo sono stati quelli di una giovane e deliziosa ragazzina dai capelli rossi: prima la cacciano, la rimproverano aspramente, provano ad imporle di abortire ma alla fine quando lei ha paura e sta male cerca la mamma e la mamma la accudisce. Anche  il ruolo dei duri (ma presenti) è spesso difficile perchè si tende, sempre per restare gggiiovani dentro, a fare gli amici dei figli adolescenti, con la conseguenza che loro (i veri giovani) si sentono autorizzati a mancare di rispetto, a pretendere, a non ascoltare e così via. 

Sabato pomeriggio ci ho provato. Ho coinvolto Giada (rimasta a casa probabilmente per via del fatto che molti amici sono già in vacanza) nella preparazione di una cena con amici. Ha apparecchiato, ha fatto piccoli lavoretti di aiuto cuoco (il cuoco ero io!), è stata a tavola tutta la sera con noi e mi ha aiutato a servire e a sparecchiare. Era contenta e sorridente. 
Quando George è tornato mi ha detto: ma cos'ha Giada che è cosi partecipe? Niente, ho risposto, ho solo sfondato il muro della cameretta.

Lo faro più spesso anche perché è una brava aiutante.

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