giovedì 20 settembre 2012

quello che vede esposto....

ho sempre pensato che fare la commessa sia un bel lavoro...forse perchè mi piacciono i vestiti (certo non credo che mi piacerebbe farla in un negozio di ferramenta), forse perchè si sta a contatto con la gente, forse perchè non la faccio.
Capisco infatti che possa essere un lavoro usurante: troppe ore in piedi e troppi sorrisi non necessari, ma credo che qualsiasi lavoro, anche il più umile (e fare la commessa è ben lontano dall'essere un lavoro umile), debba essere fatto con serietà e competenza e anche con un po' di entusiasmo.
Il lavoro è l'80% della nostra vita (in termini di tempo) e allora dobbiamo stare scontenti e insoddisfatti per tutto questo tempo? No. Non conviene di certo.

Sul tema se il lavoro sia ancora un diritto per tutti (anche per quelli che tanta voglia di lavorare non hanno) mi piacerebbe tornarci...ma adesso mi limiterò ad una considerazione più frivola.

Quando entriamo in un negozio (se non si tratta di uno dei negozi del quadrilatero della moda a Milano come in ogni altra città dove non c'è un quadrilatero ma il concetto è lo stesso!...e a volte anche in quelli) spesso e volentieri veniamo accolte da commesse musone e scocciate, impegnate in una conversazione telefonica che magari neanche interrompono. Per non parlare di quelle addirittura maleducate. Che se non sei cliente ti trattano come se fossi la fioraia di My fair lady (magari avere il suo stile e il suo guardaroba di Givenchy!!)

E' vero che spesso si entra in un negozio per curiosare ma è altreattanto vero che il 90% delle cose che compriamo non ci servono veramente. Quindi anche se entriamo con l'idea di comprare un lupetto nero non è affatto escluso che ne usciremo con una gonna verde a pois se abbiamo trovato una brava commessa che ci ha lasciato il tempo per curiosare, ci ha mostrato i nuovi arrivi, ci ha dato i consigli giusti (non come quelle che dicono, a seconda del caso, "lavando si stringe" o "indossandolo si allarga!")

La mia impressione è che nonostante la crisi le commesse (che come tutti dovrebbero gioire perchè un lavoro ce l'hanno) in fondo provano un leggero odio per gli avventori del negozio. Non so perchè ma è così. Ti guardano sempre come se gli stessi dando fastidio e alla domanda: "cercavo una taglia 40" ...la risposta "quello che vede esposto " arriva puntuale come una tassa!!

Ovviamente ci sono molte ma molte eccezioni ...ma la svogliatezza e l'incompetenza delle giovani addette ai lavori (negozi, cinema, et similia) è sotto gli occhi di tutti.

L'altra domenica (passando ad un altro genere di consumo) sono andata al cinema con un'amica. Non si trattava di un cinema qualunque ma della rassegna dei film di Venezia in anteprima in lingua originale.
La ragazza addetta alla vendita dei biglietti era giovane, carina e basta!
Il film che avrei voluto vedere io non era disponibile.....ne segue il seguente dialogo.
IO: quando sarà la prossima replica?
LEI: boh...non credo ce ne siano altre.
IO: proiettano qualche altro film questo pomeriggio?
LEI: si, Yama (piccolo particolare: il film che volevo vedere io era in Inglese quello suggeritomi da Lei in arabo)
IO: ok, allora due biglietti.
LEI: ha i ticket?
IO: no, quali ticket?
LEI: quelli per acquistare i biglietti, pubblicati sul Corriere della Sera
IO: senza non è possibile accedere
LEI: si
IO: bene, allora mi da due biglietti?
LEI: guardi che la proiezione non è qui ma all'auditorium San Fedele
IO: ah bene grazie. E' dov'è?
LEI: non lo so
IO: ok, grazie lo cerco io. Mi dia due biglietti.

Mi consegna un biglietto e io mi avvio verso l'uscita. Poi mi dico "ma perchè se siamo in due mi ha dato un solo biglietto?" Torno e le dico: scusi questi sono due biglietti? Lei: No è uno. Ok me ne da un altro?

A quel punto la mia pazienza era al limite....e LEI dice al suo collega (si perchè hanno un vizio maleducatissimo, in qualunque ufficio che prevede la presenza di utenti, parlano tra di loro mentre assistono TE!). Comunque dice al suo collega: guarda ho le mani verdi! Mi sono sporcata con un pennarello. Sembro una bambina dell'asilo.
Non so chi in quel momento mi ha frenato dal dire: Tranquilla anche senza le mani verdi....

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