mercoledì 19 dicembre 2012

verde, bianco e rosso

In questa frenetica settimana di auguri di Natale, lunedì George ed io siamo rimasti a casa e abbiamo visto Roberto Benigni decantare la Costituzione Italiana.

Ha detto e dimostrato che la Costituzione è scritta in modo semplice, è evoluta, è solidale, è aperta, è lungimirante, è internazionale e, soprattutto, è poetica.

Ricordo che qualche anno fa ho dovuto tenere una lezione sui principi fondamentali della Costituzione ad una classe di ragazzi extracomunitari nell'ambito di un progetto di indirizzo al lavoro in Italia.
La sera prima al telefono con la mia amica Nati (che insegna Diritto) l'abbiamo ripassata; in effetti ho realizzato in quell'occasione che pur avendo avuto 30 e lode in diritto costituzionale, non l'avevo mai letta tutta di seguito soffermandomi su ogni articolo (all'unveirsità si finisce per studiare i sistemi, le forme di Stato e di Governo, ecc.).

Benigni ha recitato gli articoli e li ha commentati ad uno ad uno evidenziando che i nostri principi li hanno copiati in tutto il mondo, che la costituzione non fa paura ma anzi protegge (immagine bellissima), che l'art. 2 è talmente poetico che potrebbe tranquillamente concludersi con ...e il naufragar mi è dolce in questo mar!

Eccola per un ripassino:

Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Benigni e la mia amica Nati, arrivati alla fine hanno detto la stessa cosa: questo è il mio preferito ed in effetti è anche il mio. Ho atteso tutto il tempo la fine (come quando si guarda un film già visto più volte per attendere la scena finale o la canzone che scorre sui titoli di coda) per ascoltarlo.
La bandiera è come l'inno nazionale (anche quello spiegato da Begnini anni fa durante un festival di Sanremo) e deve essere rispettata e amata perchè è segno di appartenenza e fierezza. Siamo Italiani e anche se abbiamo mille ed un difetto, anche se abbiamo una classe politica non all'altezza (questo blog è lieve quindi parlare di politica è difficile), anche se tutto va a rotoli, viviamo nel paese più bello del mondo e dobbiamo essere fieri di essere parte di uno Stato che ha pensato e scritto questa Costituzione!!


Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. STUPENDO!!

Nessun commento:

Posta un commento