lunedì 30 aprile 2018

Oman: diario di viaggio giorno sette

Visita al souk e al mercato del pesce.
Continuazione per un tragitto che si sviluppa lungo la costa.
Lungo il percorso si trovano le rovine della città di Qalhat.
Proseguimento per il villaggio di Tiwi.
Visita al Wadi Tiwi, spettacolare per il paesaggio e per i nove villaggi che si trovano all’interno.
Pranzo al sacco lungo il percorso.
Nel pomeriggio si riprende la strada in direzione di Muscat.
Sosta a Fins Beach, nota come la “spiaggia bianca” ed a Bimmah Sinkhole per osservare uno spettacolare cratere calcareo.
Arrivo al villaggio di Quriyat e sosta.



Dopo una cenetta con vista mare 🙃 siamo andati a vedere le 🐢
Spettacolo meraviglioso. Le tartarughe escono dal mare per deporre le uova e fanno due buche. Una vera e un’altra c.d. dell’inganno che serve a proteggere le uova dagli attacchi degli uccelli predatori. Poi lentamente, come ogni tartaruga che si rispetti, tornano in mare. 
Questo viaggio che volge al termine è stato pieno di colori: il rosso/arancio del deserto, il marrone/grigio delle rocce e delle montagne, l’azzurro del mare, il verde delle palme, il bianco della sabbia e di Muscat. Ma niente è stato emozionante come il buio e il silenzio nel quale abbiamo visto le tartarughe. 

La corsetta mattutina è durata poco. Sono andata in spiaggia in pigiama (non ho più nulla di pulito e le magliette super kitsch con la scritta Oman + cammelli che ho comprato sono di un cotone troppo pesante 😜). 
Correre sulla sabbia a piedi nudi è troppo faticoso ma a questo si è aggiunto che dopo soli 10 minuti mi sono imbattuta in un branco di cani apparentemente senza padrone. Hanno iniziato ad inseguirmi e mi si è fermato il cuore. Sulle prime ho pensato che morire in Oman avrebbe potuto anche essere originale ma poi ho pensato al fastidio che avrei creato al gruppo proprio al termine della vacanza. 
Sono tornata indietro piano piano sempre in compagnia dei suddetti 🐕 🐕🐕🐕🐕 e ho optato per una tranquilla doccia con relax vista mare e, a seguire, e scrittura del post. 
La giornata è proseguita con visita al suk delle donne di Sur. Ci sono solo tessuti, vestiti, cosmetici e gioielli. Gli uomini accompagnano le donne ma restano fuori in macchina ad attendere. Lo abbiamo proposto anche ai nostri pochi uomini ma non hanno accettato 😜
Poi altri giretti, incluso albero di incenso (l’incenso è un loro prodotto tipico), fino a Muscat dove abbiamo fatto l’ultima cena (si fa per dire) in un ristorante tipico omanita: abbiamo mangiato la Shuwa, agnello marinato e cotto sotto terra 😋
La vacanza è finita in una giornata con un caldo torrido. 

La vacanza in gruppo è uno studio antropologico. 
C’è chi fotografa in modo ossessivo, chi aspetta tutte le albe e tutti i tramonti, chi posta la vacanza su Facebook, chi ascolta la guida in silenzio religioso e fa ssss...se qualcuno osa proferire verbo, chi vuole sempre guadagnare mezz’ora sull’appuntamento del mattino -  a qualunque ora esso sia - chi critica per partito preso gli alberghi, chi si gode la vacanza in grazia di dio. Per fortuna in questo viaggio sono i più numerosi 😊😊


Adesso siamo in aeroporto. Stanchi ma felici 😀 

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