lunedì 23 aprile 2018

Oman: diario di viaggio giorno uno

MUSCAT
Prima colazione e visita della città.
Visita della Grande Moschea.
Continuazione nella parte moderna della città per visitare la Royal Opera House.
Pranzo libero.
Nel pomeriggio visita della parte antica di questa affascinante città-oasi-portuale, capitale del Sultanato. Visita al Museo Nazionale.
Proseguimento per osservare dall’esterno al Palazzo del Sultano Al Alam.
Continuazione per la visita al caratteristico souk.


.Sveglia presto (ma non prestissimo) e colazione: il mio momento preferito della giornata. Per fortuna in albergo a Muscat, dove staremo tre giorni c’è una scelta molto ampia tra dolce e salato. 
Ho fatto colazione in giardino. Dei ragazzi poco distante facevano il bagno in piscina. 
Prima tappa la moschea 🕌 con 5 minareti simbolo di altrettanti pilastri dell’Islam: 
  • Testimonianza della fede
  • Preghiera 🙏 
  • Ramadan
  • Pellegrinaggio
  • Elemosina
La moschea di Muscat è stata lungamente famosa per avere il tappeto intero più grande al mondo. Oggi questo primato le è stato sottratto da Abu-Dhabi. 
OperaHouse. L’opera lirica è una passione del sultano. Un giovanotto quasi ottantenne che ha rivoluzionato il paese nei sui quasi cinquant’anni di governo rendendolo il quarto paese più sicuro al mondo. 
Continua a raccogliere idee innovative per il futuro e si impegna a sviluppare risorse nuove come le energie alternative. Il paese è ricco di petrolio ma non così ricco come gli Emirati Arabi. Bisogna pensare al futuro!

Nel pomeriggio visita alla vecchia città. 

La prima impressione è di una città bianca, enorme, con grandi strade non trafficate. In costante crescita ed espansione. L’aeroporto è nuovissimo (è stato inaugurato da 20 giorni), il museo nazionale (che contiene la storia del paese) altrettanto. L’opera house non ha nulla a che vedere con i nostri teatri lirici ma li supera per dimensioni e tecnologia applicata alla tradizione. 

E poi suk. Al suk mi piace girare da sola, frugare e guardare gli altri. Tutti hanno tutto ma sperano sempre di fare l’affare senza essere fregati. 

Cosa mi è piaciuto? le nicchie di ceramica ai lati della moschea dedicate agli altri paesi della penisola arabica. 


La cucina è quella tipica dei paesi arabi: verdure, spezie e riso. Ma qui siamo vicino al mare e si mangia dell’ottimo pesce. 

Curiosità: Gli uomini non usano le mutande sotto la tunica ma l’uzar [non come si scrive] che è una sorta di gonna corta 😳

Nessun commento:

Posta un commento