domenica 13 agosto 2017

Mi interessa davvero?

La gente pensa a noi infinitamente meno di quanto crediamo é la frase cinicamente vera scritta nella quarta di copertina di Caos Calmo l'unico libro che ho letto di Sandro Veronesi. Mi ha colpito talmente tanto che credo di averla già citata in un vecchio post.
Si chiede Schopenhauer per quale motivo gli uomini basano la considerazione che hanno di loro stessi sul riconoscimento che gli deriva dagli altri, senza soffermarsi a pensare che spesso gli altri sono ipocriti, poco sinceri o semplicemente disinteressati.

Il riconoscimento dei propri meriti é giusto e sacrosanto nello studio, nel lavoro e nella vita in generale ma nel quotidiano ci interessa davvero quello che gli altri pensano di noi? Perché tendiamo a basare il nostro modo di agire non su quanto ci fa stare bene ma sulla reazione che potrebbe provocare negli altri? 

La memoria delle persone é corta e anche il pettegolezzo ha vita piuttosto breve. Essere sempre attenti a ciò che si dice e si fa é uno stress inutile perché agli altri non interessa quasi mai e se si dimostrano interessati é più per curiosità se non per noia, che per sincero coinvolgimento.

Ogni regola (ammesso che questa lo sia) ha le sue eccezioni. I nostri amici veri e sinceri sono senz'altro interessati a noi e a sapere come stiamo. Con loro infatti non abbiamo alcuna remora nel mostrarci senza veli o sovrastrutture, nel parlare delle nostre debolezze o dei nostri problemi. Non ci sentiamo giudicati e siamo sinceri così come loro sono sinceramente interessati a noi.

Tutto il resto è o dovrebbe essere relativo.

Se provassimo ad essere più spontanei, a non curarci del giudizio degli altri, a non agire per provocare reazioni negli altri avremmo meno delusioni e con il tempo vivremmo meglio.
Non é un esercizio facile ma non è impossibile.....proviamo ogni tanto a guardare dritto e a non guardarci intorno qualcosa mi dice che alla lunga staremo meglio.

La mia tesi potrà sicuramente essere confutata però mi sento di dire che se tutti provassero per un attimo a pensare quante volte sono sinceri o realmente interessati nel complimentare gli altri, forse inizierebbero a pensare che un fondo di verità c'è.







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