domenica 13 agosto 2017

Ti spacco la faccia

L'ho sentito dire ieri da una mamma al suo bambino. Non una ma più volte.
La scena é stata la seguente. Primo pomeriggio d'estate in un bar semivuoto famoso per la Granita Siciliana. Io e George, da una parte, e una giovane famiglia dall'altra. Mamma, papà e due bambini piccoli piú due amiche. I bambini erano tranquilli ma erano appunto bambini. Il più piccolo stava tranquillo nel passeggino mentre il più grande provava con l'aiuto del papà a mangiare la sua piccola granita. Lei nervosissima continuava a ripetere se non stai fermo ti spacco la faccia. Ho guardato e riguardato e giuro non c'era nulla di male che il bambino stesse facendo. Ho quasi avuto l'impressione che per lei fosse un intercalare. 
Dopo aver finito la granita il bambino avrebbe voluto colorare e lei a quel punto, sempre più affettuosa (!), lo ha minacciato dicendo che se avesse iniziato a colorare gli avrebbe tolto i colori per sempre.
I bambini maschietti di quell'età mi sono sempre stati simpatici. Quello in particolare avrei voluto strapparlo dalle grinfie di una madre stupida e maleducata. 
Per carità non li conosco e non posso giudicare il loro ménage ma cosa può spingere una madre anche la più esasperata a dire ad un bambino che avrà avuto tre anni, ti spacco la faccia.
Capisco tutto: il caldo, le vacanze con due bambini piccoli che sono più stancanti che riposanti, l'esasperazione e tanto altro ancora.
Ma come dice una mia cara amica...le parole sono cose e una parola non vale l'altra.
I bambini vanno protetti e amati perché sono appena venuti al mondo e ne troveranno tanta di gente sulla loro strada che gli si metterà contro e magari gli dirà, a torto o a ragione, ti spacco la faccia.
Una madre no! Neppure se é stanca e se lo sta dicendo tanto per dire.

Nessun commento:

Posta un commento