venerdì 15 giugno 2012

Ascoltando l'iPod...con la ricerca casuale

Devo premettere che, pur essendo stonata come una campana, amo cantare. Il mio iPod è quindi pieno di musica Italiana: Vasco (Un senso è la mia canzone preferita), Alex Britti, Jovanotti, Fossati, Bennato ma anche Edoardo De Crescenzo (trovo che Ancora sia una delle canzoni italiane più belle), Baglioni, Grignani, Bennato e il mio amato Renato Zero. E poi Laura Pausini, Giusy Ferreri e Fiorella Mannoia. Ci sono poi dei grandi classici tra cui Teorema di Marco Ferradini e Luna di Gianni Togni.
Non so come ci è finita anche un'altra canzone di Ferradini: Schiavo senza catene.
L'altro giorno ho provato a soffermarmi sulle parole e ho capito che non vuol dire nulla.
La scena è la seguente: Lui abbandonato (peraltro non per sempre) da Lei che in vacanza; lo si deduce dai seguenti fatti: (i) è agosto e (ii) lui le dice "d'accordo vai pure".
Uno normale che farebbe? Ne approfitterebbe per fare tutte le cose normalmente 'non ammesse', tipo: mangiare davanti alla tele, fumare in camera da letto, vedere due o tre partite del campionato di calcio olandese (e pure commentarle con amici), ecc.
Lui no!
La canzone è questa:
"Un altro giorno da inventare con te che non ti fai vedere, un altro giorno da passare cercando di non soffrire". Se lei è in vacanza perché dovrebbe farsi vedere? Boh
"Aprire gli occhi sulla città ma si! dormiamo tanto non chiamerà?" Chiamarla tu? No eh!
"Schiavo senza catene del tuo amore. Dal letto faccio testa o croce per la doccia o per il caffè, ma c'è in cucina la tua voce e in bagno il profumo di te. Io torno a letto e mi consolo col mio corpo che si accende da solo". Ne vogliamo parlare? Ma no lasciamo che il corpo si accenda da solo.
"Schiavo senza catene del tuo amore. E la città è vuota d'agosto non resta nemmeno un amico, per ammazzare le ore parlando, parlando di te". Povero amico, anche se ci fosse se la darebbe a gambe levate.
"... e giro nudo, mi mangio una pesca e mi sento finito, per aver detto: D'accordo vai pure così vedi se? resisti più di un giorno senza me". Un'altra volta pensaci magari lei non aveva voglia di stare con uno smidollato che gira nudo mangiando pesche per casa!
"Mi metto una maglietta tua convinto chissà perché, che mi farà passar la bua" SI. DICE PROPRIO COSI', LA BUA. E ci chiediamo ancora perché lei non torna?
"cotone, carezza di te. Il sole scende sulla città no, no, non esco forse mi chiamerà? Schiavo senza catene del tuo amore. E la città è vuota d'agosto non resta nemmeno un amico, per ammazzare la notte parlando, parlando di te; e giro nudo, mi mangio le mani" forse era meglio la pesca!
"e mi maledico? Basta, mi arrendo dai torna! su vieni a vedere com'è? com'è ridotto un uomo senza te? com'è ridotto un uomo senza te? senza te".
Mi sono quindi chiesta. Ma lei è tornata a vedere com'era ridotto? E soprattutto, dopo averlo visto, lo ha lasciato in via definitiva?

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