lunedì 18 giugno 2012

Terminator

Ho trovato questa definizione in una vecchia rubrica di Beppe Severgnini su IO Donna che descriveva esattamente quelli come me...il terminator, appunto.
Laddove per terminator si intende colui il quale non butta mai una cosa se non è completamente finita o (aggiungo io) distrutta/inutilizzabile. Dal tubetto del dentifricio al sapone.
Io ci godo proprio nel buttare una cosa solo quando è davvero finita.
Con shampoo e bagno schiuma uso il metodo del capovolgimento: quando stanno per finire li tengo a testa in giù per qualche giorno fino a quando anche l'ultima goccia non esce.
Per le creme uso il metodo del taglio del tubetto in due o, se sono tubetti di metallo (credo sia metallo, comunque quelli dei farmaci, per intenderci), il metodo dell'arrotolamento: arrotolo il tubetto verso l'alto ripiegando la parte rigida.
Una volta erano dello stesso materiale anche i tubetti del dentifricio e a casa di una mia compagna di scuola avevo visto in bagno un attrezzo tipo apriscatole che consentiva di arrotolare il tubetto man mano che finiva. L'ho invidiata da morire!
Stesso principio vale per il cibo. Si apre una scatola di biscotti solo dopo che sono finiti gli altri e si mangiano gli avanzi dopo le cene con amici.
Fin qui tutto tranquillo, a parte qualche ira suscitata da chi avrebbe voglia di un pan di stelle ma deve accontentarsi di una macina o da chi è costretto a mangiare la stessa pietanza per due (a volte tre) giorni di seguito.

Come si comporta il terminator davanti ai vestiti? Eliminare un pullover bucato o strappato è facile. Altrettanto facile è eliminare il pantalone bianco che a causa di un calzino blu finito accidentalmente in lavatrice è diventato celestino (peraltro in modo non uniforme) o il maglione di cachemire (mi è appena successo) che a causa di una centrifuga di troppo si è ristretto di due taglie.
Ma il resto come eliminarlo se non è propriamente da eliminare?
Ci sono vari metodi:
1. È passato di moda e non rischia di diventare vintage causa eccessiva bruttezza (chissà a cosa pensavo quando l'ho comprato);
2. Non ci entro più. Niente da fare, è inutile pensare: ma se dimagrisco? Se un capo è diventato troppo stretto si può eliminare.
3. La gonna è diventata corta. Andava bene a 20anni, in certe occasioni anche a trenta ma a quaranta decisamente no!


Tutto quello che non rientra in queste categorie lo si elimina solo perché ci ha stufato, non ci piace più e non lo mettiamo mai, non abbiamo più spazio. E poi come giustificare l'acquisto di un capo nuovo se non si è fatto un po' di spazio? E allora mi chiedo: ma non sarà che ogni tanto elimino per potere ricomprare?

Sono un terminator un po'  incoerente caro Beppe, tranne che per il dentifricio!

Nessun commento:

Posta un commento